ROCCELLA JAZZ FESTIVAL
33^ edizione
RUMORI MEDITERRANEI 2013
"SHALOM"
giovedi 22 AGOSTO
ROCCELLA JONICA
Auditorium Comunale
ore 18,00
THE FOOL ON THE HILL
Storia minima dell'uomo che uccise i Beatles
atto unico per un attore, una chitarra e un quartetto d'archi
soggetto e testo
di Stefano Valanzuolo
con
ALESSANDRO HABER
nel ruolo di Mark David Chapman
QUARTETTO SAVINIO
archi
GIAMPAOLO BANDINI
chitarra
Teatro al Castello ore 21,00
TRILOK GURTU BAND
Trilok Gurtu
percussioni e voce
Jonathan Ihlenfeld Cuniado
basso
Tulug Tirpan
piano e tastiere
Matthias Schriefl
tromba
a seguire
NGUYEN LE
"SONGS OF FREEDOM"
Nguyên Lê
chitarra, laptop
Himiko Paganotti
Himiko Paganotti
voce
Illya Amar
Illya Amar
vibrafono & elettronica
Romain Labaye
Romain Labaye
basso elettrico
Karim Ziad
Karim Ziad
batteria
Giovedi 22 agosto,il programma di Roccella Jazz "Rumori Mediterranei" prevede alle 18 presso l'auditorium una pièce teatrale, che ha come protagonista Alessandro Haber e le indimenticabili canzoni dei Beatles. In serata al Teatro al Castello,altri due graditi ritorni al Festival, i due debordanti talenti di Trilok Gurtu e Nguyen-Le.
The fool on the hill
Atto unico per un attore, una chitarra e un quartetto d'archi,protagonisti Alessandro Haber e le indimenticabili canzoni dei Beatles.Otto dicembre 1980: l'inizio di un incubo, per Mark David Chapman; la fine di un sogno, per milioni di fan. Era un bambino, Mark, quando i Beatles volarono finalmente negli States. Si invaghì di John, del suo stile così alternativo rispetto a quello di Paul. Si innamorò di canzoni all'apparenza innocue, ma capaci di scalfirgli l'anima. Non avrebbe rinunciato a quella musica per nulla al mondo. A costo di consegnarla alla storia, preservandola per sempre, con cinque colpi di pistola. Si dice che a chi muoia scorra, in un istante, tutta la vita davanti. Nelle ore trascorse ad attendere John, davanti all'ingresso del Dakota Hotel, Chapman ripercorre - come in un flashback estremo - quel sogno condiviso con milioni di ragazzi di tutto il mondo, ritrovando le canzoni, le frasi ed i gesti che hanno segnato un'epoca ma non lo hanno aiutato, forse, a vivere tante volte.
che ha come protagonista Alessandro Haber e le indimenticabili canzoni dei Beatles
Trilok Gurtu Band
Ennesimo beniamino del pubblico di Roccella, Trilok Gurtu è un grande innovatore pur rispettando la millenaria tradizione delle tablas. La musica del percussionista e vocalista indiano costituisce un ponte ideale fra la cultura orientale e quella occidentale, il cui collante è rappresentato da un'originale concezione ritmica e straordinarie ramificazioni che inglobano elementi africani e jazzistici. Spellbound, il suo ultimo disco, è un omaggio alla leggenda del jazz Don Cherry, amico e mentore, e non a caso lo strumento intorno a cui ruota l'intero album, ricco di improvvisazioni, è la tromba, simbolo della personale visione della musica di Trilok.
In questa formazione questo strumento è affidato a Matthias Schriefl, astro nascente del jazz tedesco, che lo affianca insieme al bassista Jonathan Ihlenfeld Cuniado e al pianista Tulug Tirpan.
In questa formazione questo strumento è affidato a Matthias Schriefl, astro nascente del jazz tedesco, che lo affianca insieme al bassista Jonathan Ihlenfeld Cuniado e al pianista Tulug Tirpan.
Nguyen Le
Il titolo di questo recente progetto è tratto da una delle "canzoni di libertà" preferite del chitarrista franco-vietnamita Nguyen Le, ovvero l'imprescindibile Redemption Song di Bob Marley. La canzone fa parte di un disco affiancata da brani di artisti che hanno scritto alcune delle più belle canzoni dello scorso secolo: Led Zeppelin, Janis Joplin, Stevie Wonder, Eric Clapton e i Beatles. In "Songs of Freedom", Nguyen Le riporta alla luce questi brani storici del pop e del rock grazie alle sue formidabili abilità musicali. E così il soul di Wonder (I Wish) si miscela in modo sorprendente, eppur armonioso, con sonorità caraibiche e asiatiche, mentre il rock graffiante della Joplin (Mercedes Benz) o dei Led Zeppelin (Whole Lotta Love) è amalgamato con suoni che ricordano la musica indiana, giapponese e francese. Fate attenzione al portentoso batterista Karim Ziad.
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862
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