Cade e si ferma oggi il lento e audace cammino del meridionalismo.
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Giuseppe Bombino
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Si ferma muto davanti al dolore per il vuoto e per l'assenza del più tenace dei suoi contemporanei figli, per la perdita di quella luce che ha spostato il peso della storia, che ha rimosso l'ingombro delle opache polveri del tempo e dissolto le ambiguità di quelle convenienze storiografiche che hanno gettato nell'oscurità il processo di crescita ed affermazione di un intero popolo.
Se è vero come diceva il Salvemini che "la questione meridionale sarà risolta solo da un movimento energico, costante, organico – autonomo, con radici nel Mezzogiorno", è dal Mezzogiorno e dai suoi più cari e preziosi figli che si dovrà attingere e ripartire.
E' proprio per questo che Pasquino, come ad alcuni è noto, mosso dalla ricerca di quell'energia giovanile, avevo intravisto nel Governatore Scopelliti la continuazione di quella traccia politica funzionale a ristabilire le verità sulla Calabria e sul Mezzogiorno, al cospetto del Paese. Pasquino, insomma, aveva abbattuto i recinti della propria militanza per andare alla sostanza della questione, abituato come era, ad elevare l'idea sopra l'ideologia.
Io stesso, unitamente all'Avvocato Oreste Romeo, fui, seppur indegnamente, mezzo umano per questa intesa tra Pasquino e il Governatore che avrebbe condotto nei prossimi giorni alla realizzazione di una iniziativa nell'ambito della quale, tra l'altro, presentare l'ultima opera del Prof. Crupi …. Ma non abbiamo fatto in tempo, poiché la malattia ha corso più in fretta di noi.
Ieri vi è stato un importante evento a Reggio Calabria attraverso cui è stata commemorata la presa del Castello Aragonese da parte di Garibaldi e dei suoi uomini; azione, peraltro, alla quale presero parte numerosi reggini che, vincendo la resistenza dei Borboni, innalzarono il tricolore sul bastione del nostro castello. Fu, questo, un ulteriore contributo alla unificazione del Paese offerto da questa terra. Ho atteso che qualcuno tra le Autorità e le Personalità presenti, tra gli studiosi attenti, ricordasse il prof. Pasquino Crupi e la sua opera di alto ingegno. Ma è stata una attesa infruttuosa. Mi domando perche …??
Lo ricordiamo noi!!!
E' dal convinto meridionalismo del prof. Crupi, amico, padre e fratello che dovrà ripartire questa vicenda umana ricca di onore e dignità.
A lui va il pensiero, la grande stima, l'affetto, certi che dal suo esempio possa nascere un nuovo meridione".
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Giuseppe Bombino
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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