ROCCELLA JAZZ FESTIVAL
33^ edizione
RUMORI MEDITERRANEI 2013
"SHALOM"
MARTEDI 20 AGOSTO
ROCCELLA JONICA
SANTA MARIA DELLE GRAZIE. ore 19,00
"INVENZIONE A DUE VOCI e ..."
jazz connection
RAFFAELE CASARANO
alto e soprano sax,
live electronics, voce
Marco Bardoscia
contrabbasso,
live electronics, voce
Introduzione
a cura di
Gianmichele Taormina
Porto delle Grazie ore 21.30
GABRIELE COEN
JEWISH EXPERIENCE
"Yiddish melodies in jazz"
Gabriele Coen sax soprano, clarinetto, sax tenore
Pietro Lussu pianoforte
Lutte Berg chitarra elettrica
Marco Loddo contrabbasso
Luca Caponi batteria
"Yiddish melodies in jazz"
Gabriele Coen sax soprano, clarinetto, sax tenore
Pietro Lussu pianoforte
Lutte Berg chitarra elettrica
Marco Loddo contrabbasso
Luca Caponi batteria
ospite
Francesco Lento tromba
a seguire
ROBERTO GATTO
PerfecTrio
PerfecTrio
Roberto Gatto batteria
Alfonso Santimone piano e Fender Rhodes
Pierpaolo Ranieri basso elettrico
Martedi 20 agosto triplo appuntamento a Roccella Jonica: a santa Maria delle Grazie:"INVENZIONE A DUE VOCI e ..."jazz connection:RAFFAELE CASARANO,alto e soprano sax, live electronics, voce e Marco Bardoscia,contrabbasso, live electronics, voce.Introduzionea cura di Gianmichele Taormina e al Porto delle Grazie,Gabriele Coen Jewish Experience,presenterà in concerto il suo nuovo cd,"Yiddish melodies in jazz",realizzato per per la "Tzadik" di John Zorn e a chiudere Roberto Gatto con il suo Perfect Trio.
Gabriele Coen Jewish Experience,presenterà in concerto il suo nuovo cd,"Yiddish melodies in jazz",realizzato per per la "Tzadik" di John Zorn.Sul palco: Gabriele Coen, sax soprano, clarinetto, sax tenore,Pietro Lussu, pianoforte,Lutte Berg,chitarra elettrica,Marco Loddo,contrabbasso,Luca Caponi, batteria.
A due anni dal suo ingresso nella prestigiosa etichetta newyorkese di John Zorn, Gabriele Coen presenta il suo nuovo lavoro discografico per la "Tzadik" nella collana "Radical Jewish Culture" che John Zorn ha voluto dedicare alle migliori espressioni della nuova musica ebraica a livello internazionale.
In "Yiddish melodies in jazz", Coen (sax soprano, tenore e clarinetto) conduce il suo ensemble (Pietro Lussu, pianoforte – Lutte Berg, chitarra elettrica – Marco Loddo, contrabbasso – Luca Caponi, batteria) al cuore del rapporto tra la musica ebraica e il jazz americano, esplorando l'influenza dell'eredità ebraica sul jazz attraverso una personale interpretazione di brani che sono diventati dei veri e propri classici della tradizione jazzistica.
Il debito della musica ebraica nei confronti del jazz da cui, negli Stati Uniti, ha saputo trarre nuova linfa vitale, è cosa nota e ampiamente indagata e si è tradotta, negli anni, in un nuovo tipo di musica che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e da altre culture musicali.
Gabriele Coen ci conduce ora alla scoperta della penetrazione delle sonorità ebraiche nel mainstream americano, presentando per la prima volta in chiave contemporanea una manciata di brani tratti dal repertorio della musica klezmer e della canzone yiddish che sono poi entrati a pieno diritto nella tradizione jazzistica nelle loro memorabili esecuzioni di Original Dixieland Jazz Band, Benny Goodman, Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Cab Calloway, Shelly Manne, Terry Gibbs, Herbie Mann.
Con l'eclettismo espressivo che è il segno distintivo del suo percorso artistico e di ricerca, Gabriele Coen presenta questi brani, affiancati da due composizioni originali, creando un'appassionante, inconsueta, lirica, esperienza musicale attraverso un tessuto sonoro che attinge al jazz, al rock, alla world music, senza mai dimenticare le radici ebraiche della sua ispirazione.
Roberto Gatto ha dato a questo gruppo il nome di "trio perfetto", a indicare la formazione in cui attualmente si trova più a suo agio e che gli permette di suonare tutta la musica in assoluta libertà.I suoi compagni di palco sono il pianista e tastierista Alfonso Santimone, e Pierpaolo Ranieri al basso elettrico.
Nel corso di una lunga e fortunata carriera che lo ha portato al vertice del jazz Italiano, del quale è uno dei musicisti più rappresentativi, Roberto Gatto ha iniziato a spostarsi dal ruolo di sideman di lusso a quello di leader, creando una serie di gruppi che, c'era da aspettarselo, hanno raccolto sempre un immediato successo. Senza smettere di arricchire un curriculum di collaborazioni nel quale spiccano i nomi di Johnny Griffin, George Coleman, Curtis Fuller, Joe Zawinul, Pat Metheny, oltre che i principali musicisti Italiani, ora Gatto vive fra Roma e New York e coltiva innanzitutto la propria musica. Dopo una serie di situazioni più legate alla tradizione jazzistica (come gli omaggi in quintetto a Miles Davis e Shelly Manne), Gatto si rivolge ora a esplorare nuove sonorità, richiamando alla memoria un suo altro recente progetto che ripercorreva il repertorio del progressive rock.
Senza dimenticare il legame con la tradizione, questo trio si muove all'insegna della sperimentazione legata alle nuove sonorità e conduce il pubblico nel mondo dell'elettronica e dell'improvvisazione, dando vita ad una performance multiforme. Momenti di grande energia e groove si alternano a momenti di alto lirismo e sonorità progressive. Il suono del trio è connotato dal piano Fender, dai synth analogici, dai loops, dall'utilizzo di live electronics da parte di tutti e tre. Roberto Gatto ha dato a questo gruppo il nome di "trio perfetto", a indicare la formazione in cui attualmente si trova più a suo agio e che gli permette di suonare tutta la musica in assoluta libertà.I compagni di palco di Roberto Gatto sono il pianista e tastierista Alfonso Santimone, uno dei più intraprendenti e creativi musicisti in attività, e Pierpaolo Ranieri al basso elettrico, un giovane straordinario strumentista attento conoscitore delle nuove tendenze.
INGRESSO GRATUITO
Info:
Ingresso libero
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862
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