Reggio Calabria 19 agosto 2013 - " Ci troviamo in una contingenza nazionale ed europea difficile in cui l'emergenza dalle periferie si è spostata al centro e quando ci sarà la auspicabile ripresa, per poterne aspirare anche noi, in Calabria, dobbiamo essere pronti e non farci trovare impreparati ". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico in un intervento pubblicato dal quotidiano " L'ora della Calabria " .
" Per aprire una nuova stagione, con una visione comune del nostro futuro – sostiene Talarico - c'è bisogno di un nuovo rapporto tra la politica, le istituzioni e la società. Stare insieme, fare rete, aggregare nel progetto di crescita quelle fabbriche del sapere che sono le Università è il primo e più importante passo da fare per dare credibilità e forza alla Calabria.
Tutto questo ci serve - dice ancora Talarico - per difenderci dall'idea di una Calabria arretrata, immobile, sempre uguale a se stessa, per la quale non è il caso di spendersi; dove non vale la pena di investire un soldo; dove si possono ignorare i diritti di cittadini che però sono figli di una stessa Costituzione. Se la questione della Calabria – sostiene Talarico - non è stato ancora superata, lo si deve anche a questa visione " cieca " dell'orizzonte nazionale che fa prevalere l'idea del « non vale la pena di fare in Calabria » .
Questa opinione malefica sulla Calabria – afferma Talarico - attraversa pezzi importanti dell'organizzazione dello Stato e dobbiamo farla cessare, alzando la voce tutti insieme per farci sentire " . Talarico nel suo intervento fa riferimento all'atteggiamento di enti e aziende di Stato che operano in settori pubblici, come infrastrutture, energia e trasporto. " Se dall'Anas, negli ultimi tempi, almeno a livello di interlocuzione e di attenzione – dice il presidente del Consiglio regionale - dobbiamo registrare segnali positivi, diversamente dobbiamo dire di Trenitalia, azienda che ha abbandonato il territorio, facendo venire meno i servizi essenziali per la mobilità dei cittadini. Questa visione di due Italie, da parte di pezzi importanti dello Stato va corretta e questa correzione – conclude Talarico - dobbiamo pretenderla tutti insieme. Il cambiamento passa anche per queste battaglie, da fare per pretendere pari dignità e rispetto dei diritti, e non solo dai problemi che tocca principalmente a noi risolvere ".
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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