Polistena (Reggio Calabria) 19/08/2013 - Il comune filo conduttore, quantomeno nel preambolo, è stato quello di illustrare ai presenti presso Villa Italia le motivazioni che stanno alla base della "strana maggioranza" che sostiene il governo della larghe intese Pd-Pdl. E sarà stato anche per questo che al segretario del locale circolo del Pd, Pino Varamo, ed al consigliere di Pnc ed ex sindaco, Giovanni Laruffa, è piaciuto esordire prendendo di petto un argomento - assai spinoso per la verità – per darne contezza ponderando le verità ineludibili che, a loro avviso, hanno condotto Napolitano ad accordare i maggiori partiti nazionali facendoli andare a braccetto, sempre per il bene dell'Italia.
«Il Pd si adatta ai tempi e si evolve, non come i partiti minori che non hanno neanche rappresentanza in Parlamento, essendo solo riferimenti ideologici» così Varamo ha lanciato una stoccata al sindaco Tripodi - ma che hanno anche fatto fischiare le orecchie di un interessato consigliere provinciale Prc, Giuseppe Longo, astante al dibattito - per poi proseguire trattando dei regressi che la città di Polistena ha compiuto – a suo dire - in tema di lavori pubblici e del degrado imperante che circonda gli spazi pubblici.
Sulla differenziata ha negato la primogenitura dell'attuale amministrazione affermando però, forse un po' troppo genericamente, che la precedente amministrazione aveva in proposito anch'essa un progetto in cantiere che avrebbe prodotto risultati migliori (tacendone i particolari) e confermando che quella di Tripodi «è affatto l'amministrazione di tutti». Infine ha esplicitato le prossime proposte politiche elaborate in casa Pd: conurbazione con i comuni limitrofi, wii-fii gratuito per i cittadini, sistema di videosorveglianza potenziato e produzione di energia elettrica tramite metano derivante dai rifiuti prodotti. Il capogruppo di Pnc Giovanni Laruffa ha invece rimarcato le sue riflessioni imperniandole più sulla gestione dell'amministrazione Tripodi di cui ha voluto tracciare un primo bilancio, ritenuto disastroso su tutta la linea .
Nodo centrale la querelle del pesante debito Enel che ha tenuto banco nel botta e risposta delle affissioni cittadine. «La responsabilità del presunto debito prodotto per il mancato pagamento dell'energia elettrica è esclusivamente dell' Enel. E poi, qual è il debito? A quanto ammonta? Chi è in grado di provarne gli effettivi consumi?» Laruffa ha voluto così rigettare «tre anni di campagna diffamatoria su di me in merito a questo tema ora rivelatasi inconsistente» in quanto - sventolando dal palco documenti ufficiali del comune - ha riferito che il dirigente del settore avrebbe imposto una transazione ad Enel Energia per non più del 30% del preteso vista la situazione, affermando che comunque «ad oggi il comune non ha pagato quasi nulla in attesa di riscontri». La prima d'una serie di frecce scagliate contro l'amministrazione Tripodi, rea di produrre solo – secondo Laruffa - accuse e calunnie. «Sono passati tre anni durante i quali abbiamo vissuto un vero incubo. Anni di pura contrapposizione amico/nemico» accennando anche alle vicende burocratiche delle sorelle Anastasio e del presidente del locale circolo Pd Moretto, che benché concluse comunque a loro favore, sono stati «svantaggiati ed ostacolati solo perché non vicini a questa amministrazione».
E poi i cavalli di battaglia: antenna di via Catena ancora li, servizi sociali distrutti, lavori appaltati e mai eseguiti o progettati dalla vecchia amministrazione di cui la nuova «tenta di acquisirli a proprio merito». E in un crescendo, uno sfogo a testa bassa. «Mancano poco più di 18 mesi alle prossime elezioni e questi tre anni di oscurantismo possono essere spazzati via solo dalla volontà dei polistenesi.» Per questo Laruffa ha confermato la sua presenza «per integrare esperienza e competenza con il rinnovamento» attraverso la composizione di una lista civica che chiami a raccolta quanti non si riconoscono o avversano la linea tripodiana di gestione della cosa pubblica. Un segnale non inedito per la verità, venuto fuori durante il recente incontro pubblico con le altre forze politiche – vecchie e nuove e più volte confermato anche nel corso di altre feste di partito – durante il quale è stata resa manifesta la volontà di stringere un patto "allargato e poliedrico" anti-Tripodi per riprendersi la città. D' altronde ha concluso il capogruppo di minoranza di Pnc «proporre un forte rinnovamento non significa fare solo giovanilismo…»
Giuseppe Campisi
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