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Gol, Var e rimonte: Inter-Juve 2-3

Partita pazza, incredibile, a San Siro. Una girandola di emozioni. Uno spot per il calcio. Nel big match della 35esima giornata, la Juventus sbanca il Meazza e conquista tre punti fondamentali per lo scudetto. Contro l'Inter, in 10 uomini dal 18' per l'espulsione di Vecino, i bianconeri passano in vantaggio al 13' con Douglas Costa ma vengono rimontati da Icardi (52') e dall'autorete di Barzagli (65'). Nel finale, però, la squadra di Allegri ha la forza di vincere grazie all'autogol di Skriniar (87') e al colpo di testa di Higuain (89'). Napoli rispedito a -4.

LE SCELTE - Spalletti sceglie il solito schema (4-2-3-1). In porta Handanovic; in difesa Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; a centrocampo Vecino, Brozovic; sulla trequarti Candreva, Rafinha e Perisic; in attacco Icardi. Allegri risponde con una formazione inedita. Non nel modulo (4-3-3), ma nella scelta degli uomini, schierando Cuadrado terzino destro e Rugani a far coppia con Barzagli al centro della difesa. A centrocampo Khedira, Pjanic, Matuidi; e in avanti Douglas Costa, Higuain, Mandzukic.

IL MATCH - L'Inter aspetta la Juve nella sua metà campo e prova a sorprenderla in contropiede. Il primo squillo è bianconero: al 14' cross di Cuadrado per Douglas Costa che, tutto solo in area, infila Handanovic con un diagonale secco e preciso. Vantaggio Juve. Due minuti dopo, altro episodio chiave: l'arbitro Orsato, dopo aver estratto il cartellino giallo per un pestone di Vecino su Mandzukic, va a rivedere l'episodio al Var ed estrae il rosso diretto. Inter in dieci. E sotto di un gol. I nerazzurri provano a reagire, Candreva spaventa Buffon con un tiro da 30 metri, ma la Juventus amministra il gioco, fa girare palla. Non soffre, gestisce. E va al riposo avanti 1-0. Ma nel secondo tempo cambia tutto. L'Inter rientra in campo cattiva e agguerrita. La Juve, invece, timida e spaventata. E i nerazzurri trovano subito il pari: al 52' su punizione da destra Cancelo pesca in area Icardi che di testa schiaccia la palla in rete.

Al 65' i nerazzurri completano la rimonta. Perisic vola via sulla fascia, supera Cuadrado e serve in mezzo. Nessuno dell'Inter tocca, ma ci pensa Barzagli a bucare Buffon. Partita ribaltata. Inter avanti 2-1. Allegri sente arrivare il Napoli alle spalle, e prova il tutto per tutto: inserisce Dybala e Bernardeschi. Squadra super offensiva. Un po' squilibrata forse, ma non c'è più nulla da difendere. I bianconeri provano la disperata rimonta e iniziano a spingere. Il forcing juventino è pazzesco. Nerazzurri, sfiancati dall'uomo in meno, tutti dietro. Negli ultimi minuti succede di tutto.

All'87' Cuadrado supera Santon, entra in area e da posizione defilata spara un destro che Skriniar devia nell'angolo lontano di Handanovic. È 2-2. Ma non è finita. All'89' punizione pennellata di Dybala per la testa di Higuain che insacca e riporta in vantaggio la Juve. Il guizzo del Pipita consegna ai bianconeri una vittoria che può valere lo scudetto. All'inferno e ritorno: la Juve non muore mai.

Simeone ammazza Napoli

Addio sogni scudetto per il Napoli. Una tripletta del Cholito Simeone ammazza - forse definitivamente - le speranze per la squadra di Sarri. Al Franchi di Firenze finisce 3-0, con tripletta del giovane bomber. Una mazzata per il Napoli, forse condizionato dalla grande rimonta della Juve a San Siro con l'Inter. Non c'è infatti mai stato match. Una Fiorentina ordinata e determinata non ha dato scampo agli azzurri. Sin dai primi minuti.

Le cose si mettono infatti subito male per Sarri: al 10' Koulibaly - l'eroe di Torino - viene espulso per un fallo da ultimo uomo su Simeone. Mazzoleni assegna in un primo momento rigore e ammonizione per il giocatore senegalese. Il Var corregge la decisione dando fallo dal limite e rosso da ultimo uomo. Pochi minuti dopo e Simeone porta in vantaggio i viola. È il minuto 33: un rinvio di Biraghi coglie Tonelli impreparato. Simeone si invola verso la porta e di sinistro batte Reina. Vantaggio Viola. Napoli mai in grado di reagire. Sarri prova a sparigliare le carte e poco prima dell' ora di gioco mette in campo Zielinski e Milik. Ma il Cholito colpisce ancora.

Al 62' ribatte da due passi l'intervento di Reina per evitare l'autogol di Hysaj. E non è finita. Simeone è scatenato. Al 91' su assist di Chiesa il bomber supera Mario Rui e batte di sinistro Reina. Il sogno del Napoli finisce qui?

Il Milan torna a vincere

Resta invariata la lotta per i posti in Europa League. Atalanta, Milan e Sampdoria vincono i rispettivi match della 35esima giornata e ora in classifica i bergamaschi si confermano al sesto posto con 58 punti, uno in più dei rossoneri e quattro dei blucerchiati a 270 minuti dalla fine del campionato. Al momento staccherebbero il biglietto per l'Europa le due lombarde.

Il Crotone vede la salvezza
Il Milan torna alla vittoria dopo oltre un mese superando 2-1 al Dall'Ara il Bologna. La squadra di Gattuso apre le marcature al 34' con Calhanoglu: il turno trafigge Mirante con un preciso destro rasoterra su assist di Cutrone. Nel recupero del primo tempo arriva il raddoppio. Suso recupera palla sulla trequarti dopo un errore di Pulgar e passa a Calhanoglu che trova in area Bonaventura, che batte a rete con un potente destro sul quale Mirante non può far nulla. Al 29' ripresa De Maio fissa il punteggio sul 2-1 finale con un colpo di testa su cross di Verdi.

All'Azzurri d'Italia l'Atalanta supera senza particolari sofferenze l'ormai salvo Genoa per 3-1, partendo subito forte nella prima frazione con le reti di Barrow al 16' e Cristante al 22'. Il 19enne gambiano supera Perin con un preciso diagonale di destro, mentre l'ex Milan va a segno di sinistro su assist del Papu Gomez. Nella ripresa al 29' arriva anche il tris di Ilicic al termine di un'azione personale. Sette minuti più tardi l'ininfluente gol dei rossoblù con una punizione di Veloso.

Infine facile successo della Sampdoria per 4-1 sul Cagliari con pratica risolta già nella prima frazione con le reti di Praet al 7', Quagliarella al 27' e Kownacki al 47'. Nella ripresa, al 4', Pavoletti accorcia le distanze e al 42' Ramirez chiude i conti. Si complica la situazione dei sardi, sedicesimi a quota 33 e con solo due punti di vantaggio sul Chievo terz'ultimo.

Il Crotone vede la salvezza


Il Crotone batte 4-1 il Sassuolo nel 'lunch match' della 35esima giornata di Serie A e compie un passo importante verso la salvezza. I calabresi salgono a quota 34 in classifica e si portano in 14esima posizione a tre lunghezze proprio dai neroverdi che restano al 13° posto con 37 punti. Le reti dei padroni di casa portano la firma di Trotta e Simy, entrambi autori di una doppietta; inutile per gli ospiti il gol su rigore di Berardi.

Fulminante l'avvio dei calabresi che passano dopo 4 minuti. Trotta riceve sulla trequarti di destra, si accentra leggermente e lascia partire un gran sinistro dal limite che si insacca alle spalle di Consigli. I ragazzi di Iachini non reagiscono e al 16' arriva il raddoppio di Simy. Disastro di Consigli su un cross di Martella da sinistra, il portiere respinge addosso al centravanti nigeriano, che di spalla va in rete involontariamente.

C'è una sola squadra in campo e il tris è la logica conseguenza. Nalini va via sullo scatto a Lemos e in allungo riesce a servire Trotta che, a porta vuota, non sbaglia. Nel recupero della prima frazione Damato concede un rigore agli emiliani, dopo aver rivisto al video l'episodio, per un fallo di Faraoni su Politano. Dagli 11 metri Berardi batte Cordaz e accorcia le distanze.

In avvio di ripresa il Sassuolo inserisce Babacar al posto di Ragusa e passa dal 3-5-2 al 4-3-3 provando ad essere più aggressivo. Si rendono pericolosi prima Acerbi al 9' ma la conclusione da buona posizione è troppo debole e facile preda di Cordaz e poi Duncan al 21' che manda a lato vanificando un ottimo passaggio di Mazzitelli.
Alla mezz'ora sono invece i calabresi a sprecare una grande occasione: Martella scambia con Stoian ma a tu per tu con Consigli calcia addosso al portiere. Con il passare dei minuti il ritmo della gara cala complice il grande caldo e la squadra di Zenga gestisce con serenità il match trovando anche il quarto gol ancora con Simy: il numero 99 rossoblù, su assist di Faraoni, entra in area, elude l'intervento di Peluso e insacca con un preciso diagonale di sinistro.

Poker Roma, 4-1 al Chievo


La Roma batte 4-1 il Chievo nell'anticipo della 35esima giornata di Serie A, disputato allo stadio Olimpico, e dimentica il ko in Champions di Liverpool.
Le reti dei giallorossi portano la firma di Schick al 9', Dzeko al 40' e al 67' ed El Shaarawy al 65'. Gol della bandiera di Inglese all''88 per i gialloblù, evanescenti in attacco (anche un rigore sbagliato), incapaci di sfruttare la superiorità numerica nell'ultima mezz'ora e che vanno in gol a partita ormai persa.

In classifica i capitolini salgono a quota 70 in terza posizione, mentre i clivensi restano fermo a quota 31 in 17esima posizione, con solo due punti di margine sulla Spal terz'ultima.

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