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Il Moderno-Medioevo è adesso. Potere e povertà viaggiano all'unisono.


Il degrado travolge non solo le cose, gli strumenti, i mezzi che utilizziamo quotidianamente, sta deteriorando quel poco senso di civiltà rimastoci.

Trovarsi disorientati, svuotati e senza prospettiva è oramai la regola. I poteri forti stanno schiacciando quel flebile senso di democrazia che sembra non appartenere più a nessuno.
Tutti alla ricerca della conoscenza, e nessuno impara. Tutti insegnanti senza alunni.

Una solitudine collettiva devastante. Ecco che anche i poteri forti perdono il controllo. La posta in gioco è alta. Il dominio assoluto. Il senso di onnipotenza, di divinità si impossessa e travolge l'animo di chi pensa che tutto gli è consentito.

Non si guarda in faccia nessuno, si fanno mosse azzardate. Si stritola quel poco di libertà vera che ancora ci è rimasta. Non chiamatela democrazia.

Tutti i giorni il cuore in gola. Suona il campanello e sono ... cazzi amari. Bollette, multe, tasse, notifiche. L'ansia travolge le famiglie, le rende animalesche. E dentro le mura si consumano atrocità quotidiane. Dentro le mura si uccide la coscienza. Si uccide la dignità. Si uccide l'essere umano, l'Umanità.

La società non esiste più, la disperazione e il senso di vuoto accompagna le nostre giornate. Una democrazia fatta solo di parole, di luoghi comuni. Si naviga alla via così e quello che viene viene.
Passiamo le giornate a scrivere il nostro diario di VITA su facebook, diamo la vita e riceviamo frustrazione. Diffondiamo e non sappiamo cogliere. Il raccolto è finito e ci accorgiamo di aver smesso di seminare oramai da troppo tempo.

La sbornia è al culmine e dopo la lunga dormita è tempo di svegliarsi. Un risveglio amaro, niente è più come prima, tutto è diverso. Intorno solo una stanza vuota e il buio. Cerchi l'interruttore della luce e neanche quello funziona. Buio pesto.
Sei solo, il cuore batte forte, sei disorientato. Chiami e nessuno risponde. La paura avvolge ogni centimetro del tuo corpo e lo rende quasi insensibile, senza anima, svuotato.

E' anacronistico emozionarsi e raccontare le sensazioni.
Meglio sparare qualche cazzata sul diario FB e aspettare qualche "mi piace" "commenta", "condividi".
Che cazzo mi piace, cosa ho da commentare, condivido l'ipocrisia quotidiana.

Resettiamo la nostra vita e ripartiamo. Formattiamo l'hard disk e riempiamolo di nuovi contenuti. Semplice. Magari si potesse.
E invece siamo costretti nostro malgrado a vivere una vita che non è più nostra. Chi vuole ci piglia a calci in culo. Come e quando gli pare. Muto e rassegnato. Se vuoi sopravvivere questo è. Ma davvero pensiamo che tutto questo possa continuare per sempre?
La storia è maestra di vita e dovrebbe pur insegnarci qualcosa. Viviamo un'attualità che sa di Medioevo, un moderno-medioevo fatto di luci spente e di sete di giustizia (lismo). Chi ha il potere ne abusa e il popolo subisce.

C'è da risanare i conti. Il popolo paghi. Adesso però lo scenario si è spostato. Il popolo oramai è schiacciato. Ecco che i poteri si scontrano fra di loro. E questo fa respirare il popolo per qualche istante. Poi ancora giù duro. Soprusi, ingiustizie, tutto fatto passare come se fosse dovuto. Rinunciare a tutto. Un sacrificio per riavere tutto. Magari. Ma non è così. Chi ha vuole sempre di più. La società è sul punto di implodere e ognuno fa finta di niente. Sta montando una rabbia mondiale che si diffonde come il respiro, impercettibile ma vitale e devastante.

Il Potere ha schiacciato sull'acceleratore, la Povertà è salita a bordo, viaggiano entrambi contro il muro della dignità, dell'orgoglio, dell'umanità ... all'unisono verso la polverizzazione di questo moderno-medioevo insopportabile.

Luigi Palamara

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