L'amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri si affiancherà al capo della protezione civile Borrelli sull'emergenza coronavirus
Di Anna Ditta
Coronavirus, Conte: “Chiuse tutte attività commerciali in Italia eccetto alimentari e farmacie”
Il Governo ha deciso di chiudere tutte le attività commerciali in Italia, eccetto alimentari e farmacie”. Ad annunciarlo è stato il premier Giuseppe Conte parlando in diretta alla nazione.
“I trasporti pubblici saranno garantiti, le banche aperte. Non c’è bisogno di correre per l’accaparramento dei generi alimentari. Fabbriche e industrie saranno aperte ma in sicurezza”, ha spiegato il premier. “L’effetto di questo grande sforzo si potra’ vedere entro un paio di settimane”, ha aggiunto Conte. “Restiamo distanti oggi per abbracciarci domani”, ha detto.
Il premier ha annunciato inoltre che l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri si affiancherà al capo della protezione civile Borrelli sull’emergenza coronavirus.
Il presidente del Consiglio ha accettato le richieste della Regione Lombardia per misure più restrittive nel contrasto alla diffusione del Coronavirus. L’annuncio arriva poche ore dopo che l’Oms ha dichiarato il Coronavirus una “pandemia” e dopo che la Regione Lombardia ha formalizzato la richiesta al governo per interventi più stringenti allo scopo di rallentare i contagi.
Secondo il bollettino della Protezione civile di oggi in Italia si contano 10.590 contagiati, 827 morti, 1.045 guariti.
L’antefatto
La Regione Lombardia chiedeva già da ieri la chiusura totale delle attività commerciali in tutta Italia. Dopo un’iniziale chiusura, il governo guidato dal premier Giuseppe Conte ha valutato l’ipotesi di accogliere la richiesta.
Nella conferenza stampa di stamattina dopo il Cdm che ha stanziato 25 miliardi di euro come risorse straordinarie per contrastare l’epidemia, il presidente del Consiglio ha infatti dichiarato: “Ho sollecitato il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, a formalizzare le sue richieste, motivandole. Siamo in attesa di queste motivazioni: da parte del governo non c’è nessuna chiusura verso misure più restrittive. L’obiettivo prioritario è tutelare la salute dei cittadini”.
Conte ha dunque aperto alla possibilità di consentire alle Regioni di stabilire indipendentemente ulteriori chiusure, pur rimanendo all’interno di un quadro normativo nazionale. Purché vengano garantiti ugualmente i servizi essenziali: supermercati, farmacie, informazione. In altre parole: concedere maggiore libertà alle regioni di emanare ordinanze restrittive sulle attività commerciali, seppur di concerto con l’esecutivo.
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