Scrivo a tutti voi, quale appartenente alla categoria, perchè mi giungono dolorose notizie di suicidi e di coloro che distruggono i loro locali e la merce, sopraffatti da questa drammatica crisi...non è da voi! Non fatevi sopraffare dalla disperazione.
Siete ancora coloro che hanno costruito da soli qualcosa e l'hanno portata avanti con tanti sacrifici, ma con un'infinita volontà e sopratutto, con passione.
Possono gli eventi di questo tempo azzerare la vostra cassa , il vostro conto corrente, ma non possono annullare il coraggio che avete dimostrato scegliendo di creare qualcosa di vostro ed abbracciandone il rischio.
Avete dimostrato la forte personalità di vivere di ciò che avete ideato: il locale, il servizio prestato ai clienti, le relazioni con i collaboratori, gli accordi, le trattative, la competizione. Non vanificate i momenti d'ansia, le notti in bianco per una scadenza o per un malinteso col cliente o col collaboratore. E non dimenticate le soddisfazioni nell'aver visto realizzare i vostri progetti, nell'essere stati apprezzati per le vostre opere.
Siete ancora voi, gli stessi che mille volte avreste chiuso, abbandonato ma altrettante volte, vi siete rialzati, per ricomonciare e rimettervi in gioco.
Chi fa impresa è mosso dall'adrenalina del rischio, certo calcolato, non i salti nel buio, poichè non è un hobby ma il lavoro di cui vivere e far vivere. E' una sfida, ed è tale ora più che mai. Non diamola vinta allo Stato che non ci apprezza, alle Banche che non ci aiutano o al Fisco che ci perseguita. Non facciamo il gioco di chi ci ripaga con l'indifferenza o con la critica impietosa da posizioni più comode. Non mortifichiamoci per giudizi di chi non comprende che dietro un'insegna luminosa, un logo, una denominazione sociale non c'è solo "affare", bensì le nostre anime, i nostri sforzi, le tante lacrime e i tanti sorrisi, ma anche le famiglie.
Non ci arrendiamo, piuttosto uniamoci e combattiamo per essere ascoltati, e rendere consapevoli Stato e Società che lavoriamo anche per essi e non solo per noi, dunque pretendiamo il cambiamento.
Combattiamo senza mollare: siamo noi gli unici eroi del mondo economico!
Gabriella Andriani
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