Di Monica Coviello 12 maggio 2020 In generale, bisognerebbe addormentarsi tra le 20 e la mezzanotte: mantenere uniformità nelle abit...
Di Monica Coviello 12 maggio 2020
In generale, bisognerebbe addormentarsi tra le 20 e la mezzanotte: mantenere uniformità nelle abitudini può aiutare a regolare il ciclo del sonno
La nottata di sonno dovrebbe durare dalle 7 alle 9 ore. Ma qual è l’ora giusta per andare a dormire e quella per svegliarsi? Non esiste una risposta adatta a tutti: il momento giusto per andare a coricarsi e quello per alzarsi dal letto variano da persona a persona. Molti fattori diversi, tra cui l'età, l'orario di lavoro e il tipo di sonno di una persona influenzano la quantità di tempo da dedicare al riposo. Tuttavia, come regola generale, sarebbe meglio puntare ad andare a dormire e a svegliarsi sempre alla stessa ora, quella prestabilita, perché mantenere questa uniformità nelle abitudini può aiutare a regolare il ciclo del sonno.
In ogni caso, come regola generale, la National Sleep Foundation raccomanda di addormentarsi tra le 20 e la mezzanotte: in generale, il corpo e il cervello rallentano il ritmo quando fa buio e iniziano a risvegliarsi al sorgere del sole. Alcune prove suggeriscono che, comunque, andare a letto presto sia meglio, in generale. Uno studio condotto su 1.197 lavoratori giapponesi ha appurato che coloro che andavano a letto più tardi avevano maggiori probabilità di sviluppare sintomi depressivi. Tuttavia, può essere che sia stata la durata del sonno a contribuire a questi sintomi, poiché chi va a letto più tardi, spesso dorme anche meno.
Un altro studio ha scoperto che le persone che preferiscono andare a dormire a tarda ora hanno anche la tendenza a rimuginare sui pensieri negativi: è un circolo vizioso che influisce anche sulla quantità del sonno. Il corpo e il cervello umano rispondono naturalmente ai cicli dell'ambiente, come il sole che sorge e tramonta: questi cicli aiutano a regolare i modelli di sonno e veglia nell'uomo. Per questo motivo, l’ideale sarebbe svegliarsi al sorgere del sole. Sia la qualità che la quantità del sonno sono ugualmente importanti, e stabilire una routine coerente può aiutare a migliorare le caratteristiche del riposo.
Il sonno varia anche in base all'età, che influenza il momento in cui una persona dovrebbe andare a dormire e svegliarsi. Ad esempio, se fra i 14 e i 17 anni è consigliabile riposare da 8 a 10 ore, agli adulti fra i 18 e i 64 anni bastano da 7 a 9 ore di sonno, e agli anziani da 7 a 8.
Un normale ciclo del sonno si compie in due stati distinti: il sonno paradosso (REM, in cui la pupilla si muove) e il sonno ortodosso (NREM). Il corpo attraversa ciclicamente queste fasi quattro o cinque volte – idealmente - a notte, ogni 90 minuti circa. Svegliarsi alla fine del ciclo, quando il sonno è più leggero, può essere la cosa migliore per aiutare la persona ad alzarsi sentendosi più riposata e pronta per iniziare la giornata. Se la sveglia si attiva quando ci si trova in una delle fasi più profonde del sonno, invece, la persona si può sentire stordita e può provare difficoltà a svegliarsi. Anche queste fasi variano da persona a persona: prestare attenzione a come ci si sente al mattino aiuta a determinare la quantità di sonno di cui ha bisogno.
GQ