Nella città di Reggio Calabria, dove il degrado diventa fonte di creatività, si nasconde un angolo che vorremmo tutti "sep...
Nella città di Reggio Calabria, dove il degrado diventa fonte di creatività, si nasconde un angolo che vorremmo tutti "seppellire" dal nostro quotidiano. Si chiama Carolina, una dolce parola che si scontra violentemente con la realtà di una buca diventata pericolosa.
Collocata nella parallela a via Sbarre centrali e Sbarre superiori, questa stradina conduce al bar San Francesco. Ma ciò che un tempo poteva essere una scorciatoia tranquilla è ora diventato un percorso rischioso, e il nome Carolina risuona come un'anomalia accanto al degrado circostante.
Reggio Calabria è nota per le sue buche battezzate, ognuna con una storia da raccontare. Tuttavia, Carolina sembra essere caduta nell'oblio, un nome dimenticato che non può più nascondere la sua pericolosa presenza. In una città costellata di buche che attendono di essere coperte e dimenticate, Carolina emerge come un simbolo della trascuratezza urbana.
Siamo chiamati a riflettere su come luoghi come Carolina possano sfuggire all'attenzione, diventando zone trascurate in una città che ha tanto da offrire. È giunto il momento di porre fine al silenzio di questa buca dimenticata, coprendola e restituendo un po' di dignità a un nome che ora lotta per emergere dall'ombra del degrado.
Luigi Palamara
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