Al Teatro Cilea va in scena il grande sogno… ma senza biglietto d’ingresso.
Reggio Calabria 11 aprile 2025, Teatro Comunale “Francesco Cilea”. Scena prima, atto unico, genere: tragicommedia dell’assurdo. Protagonista: Eduardo Lamberti Castronuovo, ovvero l’aspirante sindaco più teatrale d’Italia, che però confonde il palcoscenico col municipio.
Il sipario si apre e… BAM! Eduardo è già seduto dove non dovrebbe: sul palco riservato al vero sindaco della città. Sì, quello vero, eletto, con voti veri. Una foto lo immortala in quella che potremmo definire una posa istituzionalmente abusiva. Ma è la seconda foto, quella del palco svuotato, che ci regala il climax drammatico: Eduardo è stato gentilmente accompagnato verso l’uscita, non dal sogno, ma proprio dal palco.
Ora, diciamolo. Noi non vogliamo essere cattivi. Ma se la politica è teatro, Lamberti ha preso il posto dell’attore principale... senza nemmeno superare il provino.
La situazione è così surreale che neanche Crozza avrebbe osato scriverla. Neanche Benigni l’avrebbe declamata. Neanche Totò avrebbe saputo ridere con tanta eleganza.
E allora, caro Lamberti, “Sonnu chi ti nganna”, davvero. Quel posto non sarà mai tuo. Perché, come ci insegna la democrazia, per diventare sindaco bisogna essere eletti. E tu, ahimè, sei più vicino a essere eletto spettatore non pagante che primo cittadino.
Anche ieri sera, come in un film di Fellini diretto da Nino Frassica, si è spezzato un sogno che ormai ha preso le sembianze di un incubo ricorrente.
Conclusione? Eduardo, svegliati. Quel palco è solo un’illusione. Un bel sogno, certo. Ma come dice un proverbio roccaforticianu: lu toi esti sonnu chi ti 'nganna. Dassa futtiri ....
Sono "cose dell'altro mondo".
Satira a cura di Luigi Palamara
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