Le parole sono pietre. Pietre che ti colpiscono in piena faccia. Ti lasciano il segno. Il dolore è insopportabile, solo il pianto sembra attenuarlo. Pietre che non luccicano più lungo il sentiero che porta a Giuverti. pietre che mi riempivano le tasche, la mente, il cuore. Pietre che animavano i sogni di un bambino dagli occhi tristi. Pietre che oggi cerco con l'ansia di chi non è più sicuro di trovarle. poi corro, il fiatone, la vista offuscata. Un luccichio, sono loro, sono ancora lì, le pietre dei miei sogni da bambino, mi aspettano, come sempre. Ed io "grande" le raccolgo con la certezza di tornare bambino. Un bambino di Roccaforte del Greco, che aspetta il suo 16 agosto, piangendo e con il cuore gonfio di tristezza. Niente è più come prima, solo i sogni non sono cambiati.
Luigi Palamara
Luigi Palamara
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