Il regista Pif scenderà in piazza a Bologna il prossimo 19 gennaio per manifestare insieme alle sardine dopo aver ricevuto l'inv...
Il regista Pif scenderà in piazza a Bologna il prossimo 19 gennaio per manifestare insieme alle sardine dopo aver ricevuto l'invito degli organizzatori
Le sardine saranno in piazza a Bologna il prossimo 19 gennaio e il regista Pif parteciperà alla manifestazione dopo aver ricevuto l’invito da parte degli organizzatori.
“Mi hanno telefonato dando per scontato che sposassi la causa. E hanno fatto bene. Finalmente mi sento meno solo – ha raccontato il regista in una intervista al Corriere della Sera - . Di colpo mi ritrovo tra tanta gente che ha voglia di manifestare perché non si riconosce in una certa politica. In America su tutto questo ci avrebbero già fatto un film”.
Il regista, però, considera il legame tra politica e spettacolo diverso tra Usa e Italia. “Negli Usa De Niro addirittura insulta Trump... in Italia è diverso: lo spettacolo è legato alla politica – ha detto - . So per certo di aver pagato le mie prese di posizione, ma ho le spalle larghe per andare avanti. Certo, a volte ho un tempismo che mi dico: sei proprio un cretino. Ma se sono arrivato fino a qui è perché sono fatto così”.
Lui, che fino a poco tempo fa aveva scelto di presenziare solo alle manifestazioni antimafia, che “trovo quasi sempre inspiegabilmente deserte”, ha riscoperto un nuovo slancio negli ultimi tempi e ha abbracciato appieno l’intento delle sardine. E se gli si domanda se le sardine e Matteo Salvini siano due poli opposti, il giornalista spara a zero: "Parlo a nome mio, però certo si fatica a immaginare Salvini tra le Sardine. È il simbolo di quella politica che mettiamo in discussione e che riteniamo pericolosa. Ma non si può ridurre tutto a un movimento anti-Salvini".
Pif, quindi, inizia con il suo lungo elogio al gruppo di giovani che si dice nato dal basso (ma che in realtà ha dietro ben altro) e confessa di essere davvero entusiasta di "questi ragazzi". E fra una domanda e l'altra, il giornalista del Corsera gli sottolinea che "ci sono sempre più leghisti anche nel suo Sud". Apriti cielo: che smacco per Pif che di Lega non vuol sentire parlare. "Proprio non li capisco - chiude -. Ci insultava fino a ieri. Del resto il meridione non sarebbe il meridione, non saremmo ridotti così...".
Il Giornale