In molti si aspettavano una mia candidatura alle elezioni regionali. In realtà sono stato corteggiato sino all’ultimo, ma alla fine...
In molti si aspettavano una mia candidatura alle elezioni regionali.
In realtà sono stato corteggiato sino all’ultimo, ma alla fine ho detto NO.
Molte persone mi hanno manifestato la loro delusione, ma è la seconda volta consecutiva che rifiuto una candidatura alla Regione in posizione utile per essere eletto.
In sintesi, ho preferito difendere la mia DIVERSITÀ politica.
Anche stavolta non vi sono state le condizioni come nel 2014 quando mi chiesero di sostenere la corazzata “imbarcatutto” di #Oliverio, poi rivelatasi fallimentare. La coerenza politica e la validità di un percorso per me prevalgono su ogni mero calcolo utilitaristico.
Ormai mi conoscete, non sono attaccato alla poltrona, non vivo né muoio per una “seggiola” come succede ad altri.
La mia, la nostra forza, sono le lotte condotte al fianco della gente comune, verso cui avrò infinito rispetto e con cui mi piace relazionarmi indipendentemente dal mio ruolo istituzionale di #Sindaco. Cambiare casacca non é uno sport che mi appartiene e proprio per i miei comportamenti lineari potrò continuare a presentarmi sempre guardando le persone dritto negli occhi.
Al contempo non amo il settarismo, poiché rappresenta il rovescio della medaglia del personalismo in politica. Ancor prima mi ero messo a disposizione per guidare una coalizione ampia e unitaria fra forze comuniste e di sinistra per dare una svolta seria nei metodi e nella prospettiva. Ma il tentativo caldeggiato a dire il vero da molte forze politiche da #Rifondazione al PCI, da Potere al popolo a pezzi sparsi della sinistra movimentista non é andato a buon fine perché ancora c’é qualcuno che sopravvive sulle divisioni prestandosi al gioco di qualche ricco generale senza esercito.
In #Calabria, a ‘sto giro, tra corde spezzate e tavoli saltati, é scomparsa perfino la sinistra moderata (che non é il Pd) dalla scheda elettorale.
Il grande Enrico Berlinguer in una intervista televisiva si espresse così: “La mia più grande fortuna é stata quella di rimanere fedele agli ideali di gioventù”
Credo che quelle di #Berlinguer siano le parole più giuste per spiegare la mia, la nostra, scelta di rimanere fuori da questa competizione elettorale che ancora una volta non vedrà i comunisti, quelli veri, presenti e protagonisti.
Tantissimi non andranno a votare. E per alcuni versi li giustifico.
Sará ancora un’occasione sprecata per chi, come noi, vuole che la politica sia al servizio del popolo e non un teatrino stanco distante dalla gente.
In queste ore quanti #giovani e meno giovani stanno ritornando al Nord o all’estero sui loro posti di lavoro? Nel silenzio omertoso dei politici nostrani, io riesco ad immedesimarmi nel loro disagio, perché é un disagio che appartiene anche alla mia generazione.
Ecco perché ho deciso di non smettere con la politica. Perché questa terra, questo popolo, questo Paese non devono perdere la speranza ed il coraggio.
Non sono candidato alla regionali. E allora?
Continuerò comunque a lavorare per la mia città, per il territorio, per il Paese intero se riuscirò mai a esportare (e lo spero) il modello di governo di #Polistena, città che mi onoro di amministrare con successo.
Continuerò a farlo con la stessa passione del primo giorno.
Ciò che sogno é un progetto di ultima generazione, comunista e tecnologico, progressista e ambientalista, aperto al mondo e giovane, meridionalista e patriottico che si riconosca nei principi della #Costituzione e dell’antifascismo, in grado di comprendere i mutamenti del globalismo in atto e della società capitalistica svelandone le contraddizioni, capace di ritornare in mezzo alla gente, di prendere di petto i problemi, di soffrire le ansie delle persone comuni, di farsi interprete delle masse di giovani costrette ad emigrare per vivere in modo dignitoso.
Un primo passo lo abbiamo fatto. Esiste #Generazionepuntocom l’associazione che ha inventato la #piattaformaBerlinguer, il laboratorio ideale per rilanciare una proposta politica nuova e credibile.
In Italia negli ultimi anni la gente ha sperimentato di tutto, compresa la metamorfosi politica di movimenti come il #M5stelle nati con auspici del tutto diversi da quelli che si sono poi rivelati.
Diciamo basta ai finti cambiamenti. Per arginare la deriva delle destre “euroleghiste” serve l’impegno. Non c’é spazio per la nostalgia che rimane un sentimento nobile ma politicamente inutile dal punto di vista pratico.
Ecco perché é necessario ricorrere ad uno strumento nuovo fuori dagli schemi tradizionali. É finalmente giunto il momento di riorganizzarsi per riprendersi il futuro.
E noi, per usare le parole di Pier Paolo #Pasolini, con la nostra DIVERSITÀ che é la nostra forza, continuiamo ad essere “in partita” e non in partenza!
#avanti #insieme #uniti