Fa sinceramente riflettere che Rosy Perrone, indefessa segretaria generale della Cisl e praticamente da sempre ai vertici del sinda...
Fa sinceramente riflettere che Rosy Perrone, indefessa segretaria generale della Cisl e praticamente da sempre ai vertici del sindacato, inizi l'anno con note stampa che affrontano tutti i problemi, ma non quelli deputati ad un sindacalista che del lavoro fa il suo strumento di lavoro.
La Perrone, infatti, ci parla di spazzatura e buche, ma tace sulle inchieste che hanno riportato alla luce anni di banchetti sul tema delle manutenzioni consumati e digeriti sulla pelle dei reggini. Milioni e milioni di euro per strade, luce, acqua, decoro urbano spariti nel nulla. E proprio nulla dice, la buona Perrone, del dramma del lavoro nero, di contributi che il sindacato possa aver offerto nella lotta allo sfruttamento, di soluzioni o riemersione dal lavoro irregolare che mette, questo sì, una seria ipoteca sul futuro di molti giovani. Tace, la Perrone - e ci viene a parlare di rifiuti - su quanti operai Avr marchino legittimamente numerose assenze per malattia e tanti di loro, proprio sindacalisti Cisl, lascino sguarniti i turni di pulizia delle strade a causa di simultanee epidemie di influenze, raffreddori e altro. Anche per questo, vorremmo ricordarle, il servizio di raccolta rifiuti va a rilento.
Probabilmente, una quota così alta di malattie avrà una certa incidenza. Quindi, pure Rosy Perrone, adempia al ruolo di sindacalista che non è solo quello di difendere il lavoro, ma di educare al lavoro. E, per capire come funzioni la turnazione dei dipendenti Avr, lo chieda ad uno dei capo servizio del settore della società dei rifiuti che è candidato alle ragionali col centrodestra di Santelli. A lui potrà, magari, fornire quei suggerimenti che sottrae alla sua nota inviata alla stampa.
La sortita della segretaria della Cisl - che vorremmo sapere se parli per conto proprio o a nome dei sindacato visto che somiglia proprio ad un'accozzaglia di spunti lanciati alla rinfusa per confondere i cittadini e che sviano da analisi serie e riflessioni scevre da condizionamenti politici - non affronta uno dei temi più qualificanti che la politica di questa amministrazione comunale ha messo in campo: ovvero, la salvaguardia, la creazione ed il rilancio di migliaia di posti di lavoro in città grazie agli interventi, realizzati con successo, su Atam, Reges, Recasi, Castore, ex Lsu e sullo sblocco dei concorsi che presto andranno a bando. Perché la Perrone e la Cisl niente dicono su questo?
Ed allora, col nuovo anno si avvia anche un'estenuante campagna elettorale che può essere giocata da tutti, ma non su tutto. Ci si concentri sul vero contributo che ognuno di noi, per il proprio ruolo che ricopre nella società, in maniera onesta e disinteressata, può offrire per risollevare le sorti di una città disintegrata negli anni della "Reggio da bere" e che con innumerevoli sforzi, spirito d'identità ed attaccamento al proprio territorio ed alla propria gente, questa amministrazione comunale, questa giovane classe dirigente, sta cercando di risollevare dalle sabbie mobili. Dire il contrario vuol dire essere poco obiettivi se non in malafede. Infine, ci domandiamo: la Cisl dove era negli anni in cui si assumevano persone a sportello e i vigili urbani li selezionava una società di somministrazione lavoro interinale, senza pensare a dare una guida certa e duratura come, invece, ha fatto questa amministrazione prevendendo e assumendo, dopo 20 anni, un comandante in pianta stabile.
Oggi, la Cisl e Rosy Perrone, che tipo di aiuto possono dare alla città - ed in che termini - perché possa tornare ad essere la Reggio bella e gentile che tutti noi auspichiamo?
I gruppi consiliari
RESET
LA SVOLTA
LA NOTA DI ROSY PERRONE
Reggio Calabria
Unione Sindacale Territoriale
Rosy Perrone: La città sprofonda tra luci natalizie e cumuli di immondizia
“La città ha toccato il fondo, ne prendano atto a tutti i livelli - come ne hanno contezza i cittadini - gli amministratori che, per mancanza di visione comunale e metropolitana, hanno spento le luci dei riflettori su Reggio Calabria.
Eppure il 22 giugno scorso, la nostra città è stata sede di una manifestazione nazionale unitaria CGIL CISL UIL che ha portato in riva allo Stretto, circa 25.000 persone provenienti da ogni parte del Paese. Reggio Calabria dunque protagonista nelle rivendicazioni per lo sviluppo dell'intero Mezzogiorno.
Un' attenzione che si è vanificata nella indifferente quotidiana gestione della res pubblica di una classe dirigente che non vede oltre il proprio naso.
La situazione oggi è divenuta insostenibile. La città e la Metrocity sprofondano verso il baratro. Decoro urbano martoriato da una cattiva amministrazione, incapace di garantire la normalità, oltre che per la raccolta differenziata - il cui malfunzionamento ha creato un’emergenza sanitaria - anche per diserbamento e cura delle aree verdi. Non è una città metropolitana e men che meno una città a misura d’uomo, la nostra. infranto il sogno della Reggio bella e gentile? E’ stata tradita e mortificata la sua vocazione turistica; è stato scimmiottato il concetto di smart city per via di una viabilità per mesi congestionata; strade bombardate da voragini e crateri che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini; e la metrocity? Lavori pubblici fermi al palo ed edilizia paralizzata per cinque anni, Aeroporto dello Stretto, Zes, locride… un cahier de doléances infinito; una realtà metropolitana che si è ritorta in un vicolo cieco e questi sono solo alcuni esempi, ed è ovvio che tutti gli annunci e spot lanciati in questo periodo non hanno alcun valore considerato l’imminente avvicinarsi delle elezioni amministrative in primavera. In questi anni più volte abbiamo suggerito e stimolato l’esigenza di un dialogo e di un confronto che potesse giovare alla città e alla risoluzione delle tante, troppe, criticità che ne offuscavano bellezza e funzionalità.
Tanti i temi affrontati che non è più il caso di riprendere oggi ma di proporre a chi si candiderà a guidare questo meraviglioso e dolente territorio. Il mio appello è rivolto a chi ha il dovere e l’onere delle scelte: Reggio ha bisogno di futuro altrimenti la desertificazione socio-economica camminerà molto velocemente. Chi ha questo compito della scelta, crei un’offerta politica adeguata alle sfide di una città Metropolitana. Reggio Calabria nel cuore di noi tutti merita un futuro.
Ufficio Stampa UST Cisl Rc