“Il restauro della Vara della Madonna della Consolazione non è solo un fatto di enorme significato, nel segno della devozione, che l...
All'incontro di stamani con gli operatori dell'informazione hanno partecipato, assieme al presidente Irto, Salvatore Patamia, direttore del Segretariato regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per la Calabria; Giuseppe Falcomatà, sindaco della Città di Reggio Calabria; don Demetrio Sarica, direttore dell’Ufficio ecclesiastico dei beni culturali; e Gaetano Surace, presidente dell’associazione “Portatori della Vara”. Il progetto e il procedimento amministrativo del restauro sono stati illustrati, sul piano tecnico, dagli architetti Nino Sulfaro, coordinatore e direttore scientifico degli allestimenti, della mostra e degli eventi “Intorno alla Vara”, e Salvatore Amaddeo, responsabile unico del procedimento.
Il presidente Irto ha evidenziato come “l'intervento per il restauro sia oggi possibile, all'esito di un procedimento complesso dal punto di vista organizzativo, logistico e amministrativo, per il quale sento di ringraziare sia gli uffici del segretariato regionale del Mibact, sia il segretariato generale e l'ufficio tecnico del Consiglio regionale. Il valore, non solo economico, della Vara, i vincoli ministeriali, la complessità nella selezione dell'impresa, la volontà di non spostare la Vara da Reggio e la tempistica estremamente ridotta dell'intervento hanno imposto un lavoro intensissimo condensato in pochi mesi”.
Per il rappresentante dell'Assemblea legislativa calabrese, “siamo riusciti a evitare che la preziosa macchina votiva dovesse essere trasportata fuori regione. La Vara non si è mai mossa da Reggio e non dovrà spostarsi. Tutto questo – ha concluso Nicola Irto – ha rafforzato ulteriormente il rapporto tra il Consiglio regionale e la città: la sede del parlamento calabrese è patrimonio istituzionale, culturale e storico di Reggio e, attraverso l'allestimento del laboratorio di restauro della Vara, nella stessa sala che ospitò quello dei Bronzi di Riace, questo legame è destinato a rinsaldarsi ancora di più”.
Reggio Calabria, 2 gennaio 2020