COVID – 19. Catalano (Destre Unite): "finanziamenti sempre per agevolare i grandi del settore"

REGGIO CALABRIA. “Disponibili tramite Invitalia 50 milioni di euro per sostenere le aziende italiane che vogliono ampliare o riconvertire la...



REGGIO CALABRIA. “Disponibili tramite Invitalia 50 milioni di euro per sostenere le aziende italiane che vogliono ampliare o riconvertire la propria attività” Domanda entro il 26 marzo.



Gli incentivi sono gestiti da Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo, incaricata come soggetto attuatore per conto del commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri. 



La domanda si presenta solo online, a partire dalle ore 12 del 26 marzo 2020.



Come si può presentare una domanda di finanziamento Invitalia entro 2 gg tenuto conto della complessità delle informazioni che sono richieste? La legge peraltro prevede l’evasione in ordine di presentazione delle domande.



Inoltre, come se non bastasse è previsto :

La velocità trasforma il mutuo a fondo perduto 



Il mutuo agevolato può trasformarsi in fondo perduto in funzione della velocità di intervento:



● 100% di fondo perduto se l'investimento si completa entro 15 giorni;



● 50% di fondo perduto se l'investimento si completa entro 30 giorni;



● 25% di fondo perduto se l'investimento si completa entro 60 giorni.



Signor Presidente Conte, è ovvio che un’attività del genere non si può completare entro gg. 15 tranne che l’azienda non sia già attiva. L’industria già esistente sfrutta questo finanziamento per aggredire il mercato grazie all’ennesimo bando per finanziamenti Statali a cui possono accedere soltanto poche aziende.



Più che adoperarVi ad aiutare gli Italiani che sono chiusi in casa e le piccole e medie imprese, continuate sempre sulla stessa strada e cioè agevolare le grandi aziende.



Questa è una manovra bella e buona mascherata dall’emergenza per favorire non gli imprenditori ma i famosi prenditori come li chiamate Voi. Beh avreste fatto meglio a mandargli un assegno a domicilio.



Caro Signor, Presidente Conte, gli imprenditori sono stanchi di leggere questo tipo di finanziamenti a cui pochi possono accederVi.



Se vuole predisporre un aiuto economico serio per gli imprenditori delle PMI, che ponderatamente vogliono intraprendere un’attività, può farlo spendendo molto meno ed in maniera molto più semplice e veloce.



Abolisca il fondo perduto al 75% e/o qualunque altra  percentuale. Il finanziamento Statale nasce per  incentivare le piccole e medie imprese ma se serve il cofinanziamento personale, la PMI non può accedere perché non ha disponibilità economica o credibilità bancaria.



Dunque, tornando all’argomento predisponga un decreto ad hoc che preveda per  chi voglia avviare un’impresa di presentare il progetto, gli enti preposti dello Stato, visionano la bontà e la concretezza dell’iniziativa  ed una volta approvata lo Stato presta la garanzia in banca e l’istituto di credito anticipa il 100% pagando anche l’IVA.



L’IVA,secondo l’Unoine Europea, non è finanziabile ciò significa che non può essere conteggiata nell’importo dei finanziamenti a fondo perduto, in quanto l’imprenditore la porta in detrazione quindi usufruirebbe di un doppio vantaggio; in questo caso si tratterebbe di prestito bancario da rimborsare quindi si può anticipare perfettamente.



Un aiuto Statale in tal senso permetterebbe a chiunque di avviare un’attività, eliminerebbe il rischio delle fatture gonfiate (come Lei sa i criminali fanno tale marchingegno per sfruttare di più la quota percentuale a fondo perduto) e sa anche che far girare dei soldi per chi lavora illecitamente non è un problema.



Con tale sistema di incentivi alle PMI lo Stato spenderebbe molto di meno di quanto attualmente spende con i finanziamenti a fondo perduto (dovrebbe intervenire in caso di fallimento).



Essendo che in Italia, le stime del fallimento sono (pari al 31%), lo Stato avrebbe un risparmio del 45% circa, soprattutto chiunque potrebbe avviare un’attività, non ci sarebbero i furbi perché l’unico utile sarebbero la produzione è ciò che si crea.



Con tale sistema l’imprenditore diventa proprietario dell’attività soltanto dopo aver pagato l’ultima rata (ciò permette di far durare l’azienda sul mercato per almeno 15 anni e non i famosi 5/7 anni come avviene adesso con i bandi a fondo perduto).



Dia la possibilità, immediata, a tutti gli Italiani di fare la spesa altrimenti tra qualche giorno ci saranno le rapine ai supermercati ed alle farmacie, non per rubare gli incassi ma per prelevare da mangiare e le medicine.



Eviti le chiacchiere, in tempo di guerra, la cosa più importante è quella di fare arrivare viveri e farmaci.



Signor Presidente queste sono idee per aiutare concretamente gli Italiani chiusi in casa e le PMI, può migliorarle ed utilizzarle nel migliore dei modi. Dare da un bonus mensile a tutti gli Italiani costerà meno di tutto quello che state spendendo, è un aiuto molto più diretto, sarà più efficiente ed efficace e soprattutto darà tranquillità.



Con riferimento all’idea circa le modalità per finanziare le PMI l’idea è simile alla “Legge Sabatini”… non è niente di trascendentale,  funziona benissimo da decenni e nessuno ha mai frodato proprio perché i fondi vengono erogati al 100% e si devono rimborsare al 100%. Purtroppo la Sabatini permette soltanto l’acquisto di attrezzature. Ecco, pensate ad allargare il campo di applicazione della legge Sabatini affinché si possa fare qualsiasi investimento imprenditoriale. Basta un decreto in tal senso.

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