di MATTEO RUBBOLI Tsuneko Sasamoto nasce a Tokyo il 1° Settembre del 1914. La fotografia era stata inventata il secolo precedente, m...
di MATTEO RUBBOLI
Tsuneko Sasamoto nasce a Tokyo il 1° Settembre del 1914. La fotografia era stata inventata il secolo precedente, ma era ancora una pratica poco diffusa, perlopiù un lavoro da studio. La prima guerra mondiale era iniziata da poco più di un mese, la televisione era molto di là da venire e alcune delle invenzioni che avrebbero caratterizzato il XX secolo, come gli aeroplani, il telefono o l’automobile, erano in iniziale fase di diffusione.
Tsuneko cresce nella capitale giapponese, e riesce a diventare la prima fotoreporter donna del Sol Levante, poco prima delle bombe americane che massacreranno la città nel 1945. Le sue immagini del Giappone pre e post bellico sono dei grandi classici della fotografia reportistica, e raccontano l’evoluzione non solo di Tokyo ma di tutto il paese. Le sue fotografie evidenziarono il drammatico passaggio del paese da un regime totalitario a una superpotenza economica di base capitalistica, con tutte le implicazioni sociali che ne conseguirono.
Tsuneko oggi ha 105 anni, e continua a scattare le proprie immagini con un entusiasmo spesso sconosciuto a persone più giovani di lei.
Dei suoi ultimi lavori si possono citare un libro fotografico del 2011 intitolato Hyakusai no Finder o Centenarian’s Finder. Nel 2015 esce Inquisitive Girl, 101, ma nello stesso anno la fotoreporter è rimasta vittima di un incidente in cui si è rotta la mano sinistra ed entrambe le gambe.
L’incidente avrebbe fermato chiunque a questa età, ma non Tsuneko
La Sasamoto ha infatti continuato la sua attività professionale, e attualmente è al lavoro su un progetto chiamato Hana Akari (Flower Glow), un libro scritto in onore dei suoi amici ormai scomparsi.
Determinata a non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà della ripresa fisica, grazie alla riabilitazione (nonostante l’età) è riuscita a riacquistare gran parte della funzionalità degli arti rotti.
Intervistata da NHK, ha spiegato il proprio segreto di longevità:
“Non dovresti mai diventare pigro. È essenziale rimanere positivi e non lasciarsi andare. Devi spingere te stesso e stare attento, così puoi andare avanti. Questo è quello che voglio che la gente sappia“.