L'uomo sta scontando la pena per l'omicidio della moglie Melania Rea
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Da giugno, Salvatore Parolisi potrebbe tornare libero. L’uomo sta scontando la pena nel carcere di Bollate, dopo essere stato condannato a 20 anni per l’omicidio della moglie Melania Rea. Se il giudice di sorveglianza glielo dovesse concedere, potrà iniziare a godere di quei benefici concessi ai detenuti che hanno avuto una buona condotta e partecipato all’opera di rieducazione.
Si legge sul Messaggero:
Si avvicina la data in cui l’ex caporal maggiore dell’Esercito Salvatore Parolisi potrebbe uscire dal carcere milanese di Bollate in cui è recluso per usufruire dei permessi premio. Il prossimo mese, infatti, a giugno, l’uomo che sta scontando una pena definitiva a 20 anni per l’omicidio della moglie Melania Rea. Da tempo questa notizia è iniziata a circolare, ma solo adesso per l’ex caporal maggiore, che è stato poi degradato così com’era previsto dalla sentenza della Cassazione, si avvicina davvero quel momento dopo 9 anni già trascorsi in carcere.
L’omicidio risale al 18 maggio 2011. Era stato lo stesso Salvatore a denunciare la scomparsa della moglie. Qualche giorno dopo una chiamata anonima ha segnalato la presenza di un corpo senza vita a Ripe di Civitella. Era il corpo di Melania, uccisa con 35 coltellate.
In questo momento la famiglia Rea non sa se Parolisi abbia già inoltrato o lo farà a breve la richiesta di permesso premio perché, così come chiarisce il loro legale, l’avvocato Mauro Gionni, “quando c’è una pena definitiva le richieste del detenuto non vengono comunicate alla vittima, se ancora in vita, o ai suoi familiari”. “Per ogni semestre di pena si ottiene uno sconto di 45 giorni, ossia 3 mesi all’anno – spiega ancora l’avvocato Gionni -. Ogni 4 anni, uno sconto di un anno. Alla luce di questo, Parolisi potrebbe non avere più 20 anni da scontare, ma 18”
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