Inchiesta mascherine anti Covid: arrestato Marcello Minenna, ex capo dell’Agenzia delle Dogane ai domiciliari. Nei guai anche il leghista Pini.
L'indagine riguarda vari episodi di corruzione ed è scaturita da un'inchiesta sul traffico di droga
dal 2018. L’imprenditore – si legge ancora – si giovava di importanti conoscenze criminali legate alla malavita albanese e al narcotraffico per approvvigionarsi di denaro da reinvestire in attività formalmente lecite o acquisto di immobili».
Si parla nelle carte anche di due episodi ritenuti cruciali: l’arresto da parte delle Autorità italiane nell’estate del 2020, di due fratelli soci di un’impresa di autotrasporto che, in arrivo dal Belgio con un autoarticolato trasportavano 28 kg di cocaina e le perquisizioni eseguite nella primavera del 2021 con obiettivo le sedi di diversi operatori economici, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’Ausl Romagna e di alcuni degli indagati. L’analisi dei contenuti di pc e smartphone ha ha permesso di ricostruire i rapporti dell’ex parlamentare con appartenenti alle Istituzioni. L’analisi ha avuto anche come oggetto l’analisi dei flussi finanziari delle disponibilità emerse nel corso delle investigazioni.
Marcello Minenna, attuale assessore all'Ambiente, alle Partecipate, alla Programmazione unitaria e ai Progetti strategici della Regione Calabria, ex direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli ed ex assessore del Comune di Roma, è agli arresti domiciliari per un’inchiesta della procura di Forlì sull’approvvigionamento delle mascherine.
L’arresto di Minenna rientra in un’operazione più ampia che coinvolge anche un ex parlamentare del centrodestra non più in carica dal 2018, il leghista Gianluca Pini. Arrestati, su disposizione della Dda di Bologna, anche funzionari della prefettura di Ravenna e dell'Ausl Romagna. In tutto sono stati 34 i provvedimenti cautelari. L'indagine riguarda vari episodi di corruzione ed è scaturita da un'inchiesta sul traffico di droga.
OCCHIUTO RIPRENDE LE DELEGHE
Marcello Minenna è stato nominato assessore di area tecnica della Regione Calabria il 31 gennaio scorso. Il presidente, Roberto Occhiuto, gli ha attribuito le deleghe all'Ambiente, alle Partecipate ed ai Fondi comunitari. Minenna è subentrato come assessore al dimissionario Mauro Dolce, anche lui tecnico, che aveva però le deleghe alle Infrastrutture ed ai Lavori pubblici, settori che il presidente Occhiuto attualmente gestisce direttamente.
Occhiuto ha detto che farà sue le deleghe di Minenna, certo che l’assessore dimostrerà la sua estraneità nei fatti contestati. «A seguito della sospensione, automatica e prevista dalla legge, dell'assessore Marcello Minenna, ho fatto mie le sue deleghe, in modo che il lavoro della Regione possa andare avanti nelle prossime settimane senza particolari scossoni», ha spiegato in una nota.
«La giustizia farà il suo corso e rispetto l’operato della magistratura, ma allo stesso tempo voglio confermare la mia fiducia a Marcello Minenna, che in questi mesi in Calabria ha svolto molto bene il proprio lavoro, in modo particolare per quanto riguarda i fondi comunitari».
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