Il Natale è il momento più brutto dell'anno. Riporta alla memoria i momenti più belli, intensi, di gioia vera. Stare insiem...
Il Natale è il momento più brutto dell'anno. Riporta alla memoria i momenti più belli, intensi, di gioia vera. Stare insieme con mamma e papà, a tavola a chiacchierare a guardarsi a sorridere.
Il primo bicchiere di vino, tanti sorrisi, gioia e serenità.
Adesso solo paura e tristezza dentro il cuore. Un mondo e momenti che non si ripeteranno più eppure così vivi che ti graffiano l'anima.
Vorrei non arrivasse mai il Natale eppure vorrei non finisse mai.
Mamma e papà a voi i miei auguri di buon Natale seduto in quel tavolo povero di cibo, ma ricco di amore. Un amore che mai più ha toccato il mio cuore.
Un momento terribile si sta per rinnovare un Natale, l'ennesimo senza di voi.
Eppure la Fede mi aiuta e mi rende felice e mi proietta dentro gli occhi azzurri come il cielo dell'Aspromonte di Gesù bambino.
Oggi il Natale è preghiera e ricordo di felicità vera vissuta in quella casa oramai vuota.
Nonostante la tristezza, la Fede si erge come un baluardo, portando felicità e proiettando gli occhi nella memoria degli occhi azzurri di Gesù bambino.
In questo difficile momento, il Natale diventa preghiera e riflessione, un modo di onorare la felicità vera vissuta in quella casa, ora silenziosamente vuota.
In questo enigmatico crocevia tra passato e presente, tra dolore e fede, il Natale si trasforma in un rito intimo di ricordo e speranza.
Luigi Palamara