Vi è una caratteristica che distingue i veri protagonisti della storia dagli opportunisti di passaggio: il legame autentico con una terra, con un popolo, con una cultura. E vi è, purtroppo, chi di questa terra non conosce l’anima ma ne sfrutta le debolezze, chi non ne comprende le contraddizioni ma le esaspera, chi non ne condivide il destino ma lo strumentalizza per la propria visibilità.
Da tempo, assistiamo a un fenomeno che nulla ha a che vedere con l’impegno reale, con la passione civile o con il desiderio sincero di contribuire alla crescita di una comunità. È l’era dei tuttologi, dei commentatori di professione, di coloro che, senza un vero radicamento, senza una reale appartenenza, senza alcuna capacità di sintesi politica o sociale, si impongono nel dibattito pubblico con una logorrea sterile e narcisistica.
Tra questi, spicca Klaus Davi. Massmediologo, giornalista, opinionista, politico a fasi alterne. Prima si candida a San Luca, poi si dimette, poi tenta Reggio Calabria, poi ancora San Luca. Un eterno girovago delle istituzioni, senza un progetto, senza una visione, senza una vera connessione con il tessuto sociale di questa terra. Un protagonista di se stesso, più che del cambiamento.
Oggi la 'ndrangheta, domani la politica, poi le mucche, gli asini… e forse persino il volo degli unicorni. Un prezzemolo su ogni minestra, un opinionista onnipresente, ma privo di un vero contributo costruttivo. Ecco il punto: la Calabria non ha bisogno di voci che parlano per sé stesse, ma di chi sappia ascoltare, comprendere, costruire.
Per questo, è giunto il momento di dire basta. Non possiamo più permettere che chiunque, senza radici né conoscenza profonda, si erga a paladino di battaglie che non gli appartengono, manipolando problemi reali per meri scopi personali. La Calabria merita rispetto, non speculazioni.
Se Klaus Davi vuole fare il giornalista, lo faccia. Se vuole fare il politico, si candidi con coerenza e serietà. Se vuole fare l’opinionista, esprima le sue idee senza imporle come verità assolute. Ma questa commistione confusa e opportunistica ha ormai stancato.
E se vuole un confronto pubblico, non ci sottrarremo. Perché chi ama davvero questa terra non fugge mai dal dibattito, ma lo affronta con onestà, senza secondi fini.
Reggio Calabria 18 febbraio 2025
Luigi Palamara
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@luigi.palamara L'OPPORTUNISMO MEDIATICO E LA MIA TERRA: IL LIMITE È STATO SUPERATO Vi è una caratteristica che distingue i veri protagonisti della storia dagli opportunisti di passaggio: il legame autentico con una terra, con un popolo, con una cultura. E vi è, purtroppo, chi di questa terra non conosce l’anima ma ne sfrutta le debolezze, chi non ne comprende le contraddizioni ma le esaspera, chi non ne condivide il destino ma lo strumentalizza per la propria visibilità. Da tempo, assistiamo a un fenomeno che nulla ha a che vedere con l’impegno reale, con la passione civile o con il desiderio sincero di contribuire alla crescita di una comunità. È l’era dei tuttologi, dei commentatori di professione, di coloro che, senza un vero radicamento, senza una reale appartenenza, senza alcuna capacità di sintesi politica o sociale, si impongono nel dibattito pubblico con una logorrea sterile e narcisistica. Tra questi, spicca Klaus Davi. Massmediologo, giornalista, opinionista, politico a fasi alterne. Prima si candida a San Luca, poi si dimette, poi tenta Reggio Calabria, poi ancora San Luca. Un eterno girovago delle istituzioni, senza un progetto, senza una visione, senza una vera connessione con il tessuto sociale di questa terra. Un protagonista di se stesso, più che del cambiamento. Oggi la 'ndrangheta, domani la politica, poi le mucche, gli asini… e forse persino il volo degli unicorni. Un prezzemolo su ogni minestra, un opinionista onnipresente, ma privo di un vero contributo costruttivo. Ecco il punto: la Calabria non ha bisogno di voci che parlano per sé stesse, ma di chi sappia ascoltare, comprendere, costruire. Per questo, è giunto il momento di dire basta. Non possiamo più permettere che chiunque, senza radici né conoscenza profonda, si erga a paladino di battaglie che non gli appartengono, manipolando problemi reali per meri scopi personali. La Calabria merita rispetto, non speculazioni. Se Klaus Davi vuole fare il giornalista, lo faccia. Se vuole fare il politico, si candidi con coerenza e serietà. Se vuole fare l’opinionista, esprima le sue idee senza imporle come verità assolute. Ma questa commistione confusa e opportunistica ha ormai stancato. E se vuole un confronto pubblico, non ci sottrarremo. Perché chi ama davvero questa terra non fugge mai dal dibattito, ma lo affronta con onestà, senza secondi fini. #luigipalamara #palamaraluigi #luispal #luipal #klausdavi #reggiocalabria #sanluca #calabria #svizzera #israele ♬ suono originale - Luigi Palamara
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