L’episodio è stato denunciato dal responsabile di un'associazione che supporta i ragazzi con sindrome di down di Filadelfia (Vib...
L’episodio è stato denunciato dal responsabile di un'associazione che supporta i ragazzi con sindrome di down di Filadelfia (Vibo Valentia). Una famiglia, non del luogo, ha protestato, sostenendo di “avere nausea alla vista dei ragazzi”, per poi insultare gli stessi presenti e lasciare il locale.
Un deprecabile atto di discriminazione nei confronti dei membri del “Club dei ragazzi-gruppo per l'autonomia dei ragazzi con sindrome di down” è avvenuto in una pizzeria di Filadelfia, nel Vibonese. A denunciarlo è stato Francesco Conidi che della stessa associazione è il responsabile. Secondo il racconto di Conidi, “i giovani si trovavano con due accompagnatori, tra i quali un genitore di uno di loro, a mangiare una pizza in attesa di vedere insieme la serie tv Rai ‘Ognuno è perfetto’.
All'improvviso una famiglia non del luogo, presente nel locale, ha posto in essere una rumorosa protesta, sostenendo di avere nausea alla vista dei ragazzi, di “comprendere la malattia degli stessi ma di non poter cenare accanto a loro”, e rivendicando il fatto che “a Roma certe cose non accadono”. Subito dopo, la famiglia ha insultato i ragazzi e i loro accompagnatori, per poi lasciare il locale.
I ragazzi guardavano ‘Ognuno è perfetto’, serie tv che rovescia stereotipi sui Down
La pagina Fb Vorreiprendereiltreno ha riportato la denuncia di Conidi, responsabile del Club Dei Ragazzi Filadelfia, un gruppo nato dal desiderio di accompagnare giovani con la sindrome di Down in un percorso di educazione all'autonomia attraverso esperienze di vita quotidiana.
Non a caso i giovani erano andati a vedere ‘Ognuno è perfetto’, serie tv che narra una bellissima storia d’amore e di amicizia, con un messaggio molto importante: abbattere gli stereotipi e permettere ai ragazzi con la Sindrome di Down di essere indipendenti.
La denuncia del sindaco
"I ragazzi hanno subìto un grave atto di discriminazione”, scrive ancora Conidi. “Il comportamento di questa famiglia, incivile e del tutto disumano, ha profondamente offeso i nostri ragazzi e tutta la comunità di Filadelfia, da sempre sensibile e attenta al tema dell’inclusione.
Anche il sindaco Maurizio De Nisi, informato dell’accaduto, ha da subito “condannato l’atto discriminatorio”, rivendicando “l’attività di inserimento lavorativo che proprio in questo periodo il comune sta portando avanti nei confronti di alcuni dei nostri ragazzi”.
articolo a cura di
Biagio Chiariello