Addio a Kenny Rogers, leggenda del country

Aveva 81 anni, tra i suoi successi anche la colonna sonora del «Grande Lebowski» LUCA DONDONI 21 Marzo, 2020 Uno dei nomi più import...

Aveva 81 anni, tra i suoi successi anche la colonna sonora del «Grande Lebowski»

LUCA DONDONI
21 Marzo, 2020

Uno dei nomi più importanti della musica country pop americana, Kenny Rogers, è morto la notte scorsa all'età di 81 anni: lo ha annunciato la sua famiglia, secondo quanto riportano i media americani è deceduto per cause naturali. Rogers, che viveva nello Stato della Georgia, è nato in Texas nel 1938 e la sua carriera è iniziata negli anni '50 quando faceva parte di un gruppo rockabilly chiamato The Scholars. Negli anni '60 poi ha lavorato come musicista con Mickey Gilley, Eddy Arnold, The New Christy Minstrels e altri finta quando, nel 1967 fonda il gruppo The First Edition, che si scioglierà nel 1976 e per Kenny inizia una fortunata carriera da solista. Il primo album è l'omonimo Kenny Rogers, anticipato dal singolo Laura (What's He Got That I Ain't Got). Negli anni '70 registra inoltre diversi album in duetto con Dottie West anche se è con il connubio non solo artistico con con Kim Carnes per “Don't Fall in Love with a Dreamer” che le classifiche si interessano seriamente a lui. Sheena Easton, Lionel Richie e Bob Seeger gli daranno modo di stampare altre hit da classifica e il suo nome vola. Addirittura l’album “Eyes That See in the Dark” uscito nell'agosto 1983 è stato prodotto dai Bee Gees e all’interno c’è “Islands in the Stream”, cantato con Dolly Parton che diventa un inno del country contemporaneo. Tuttavia la voglia di Kenny Rogers di fare da ponte fra pop e country si nota in "What About Me?”, cantato con Kim Carnes e James Ingram che arriva in Hot 100 singles di Billboard.

Nel 1985 Rogers partecipa ad USA for Africa, un supergruppo di 45 celebrità della musica pop tra cui Michael Jackson, Lionel Richie, Stevie Wonder e Bruce Springsteen, cantando la monumentale “We Are the World” prodotta da Quincy Jones e incisa a scopo benefico. I proventi raccolti furono devoluti alla popolazione dell'Etiopia, afflitta in quel periodo da una disastrosa carestia e il brano vinse il Grammy Award come "canzone dell'anno", come "disco dell'anno", e come "miglior performance di un duo o gruppo vocale pop".

Nel gennaio 1987 Rogers co-conduce gli American Music Awards a Los Angeles e l’anno seguente vince il Grammy nella categoria "miglior collaborazione country vocale" insieme a Ronnie Milsap. Nel 1999 ritorna in classifica dopo diverso tempo con “Buy Me a Rose”, brano cantato insieme a Alison Krauss e Billy Dean dopo di che pubblica due dischi nel 2003 e nel 2006 ma solo per appassionati. Nel 2013, finalmente, Kenny Rogers viene inserito nella Country Music Hall of Fame e oggi se ne piange la scomparsa.

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