Ha raggiunto in elicottero il Walter Reed Medical Center di Bethesda, in Maryland: l'ospedale militare d'eccellenza dove res...
Ha raggiunto in elicottero il Walter Reed Medical Center di Bethesda, in Maryland: l'ospedale militare d'eccellenza dove resterà sotto controllo medico per i prossimi giorni. Si curerà con un trattamento sperimentale ancora non in commercio. Fonti anonime della Casa Bianca: "Fa fatica a respirare"
NEW YORK - "Vi ringrazio per il sostegno. Mi ricovero in ospedale ma credo di stare abbastanza bene, vogliono solo esserne sicuri. Anche la First Lady sta bene" Donald Trump ha rassicurato la sua base con un video postato su Twitter. Poi, quando in America erano ormai le sei del pomeriggio, mezzanotte in Italia, è uscito dalla Casa Bianca col volto coperto da una maschera nera. Ha accennato un saluto ai giornalisti e fatto segno che andava tutto bene col pollice. Poi è salito sull'elicottero Marine1, diretto al Walter Reed Medical Center di Bethesda, in Maryland: l'ospedale militare dove resterà sotto controllo medico per i prossimi giorni.
La febbre
Il ricovero è la conclusione drammatica di una giornata piena di colpi di scena. Il presidente era infatti risultato positivo al Covid-19 insieme alla moglie Melania già nella notte tra giovedì e venerdì. Quasi certamente contagiati dalla consigliera Hope Hicks in viaggio con loro nei giorni scorsi. Per tutta la mattina di ieri le notizie sembravano essere rassicuranti: "Il presidente sta bene, è energico e continua a lavorare" aveva ripetuto il capo dello staff Mark Meadows. Certo, aveva cancellato tutti gli impegni. Ma sembrava la normale routine della quarantena. Poi, però, nel corso della giornata qualcosa è andato storto. Al presidente, che già mercoledì era apparso stanco, e addirittura "letargico" a chi lo aveva incontrato, è salita la febbre: nessuno sa esattamente quanto alta. Di sicuro quanto basta a preoccupare i medici.
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La cura sperimentale
Già in giornata gli era stata iniettata una dose unica e molto alta di Regeneron, un trattamento con doppi anticorpi chiamato REGN-COV2, ancora in fase di sperimentazione. Un farmaco testato, per ora, su appena 275 persone, pazienti sintomatici ma non ospedalizzati, consistente in un cocktail di due anticorpi, uno proveniente da un paziente guarito, l'altro realizzato in laboratorio. Capaci, insieme, di attaccare le proteine sulla superficie del virus, impedendogli di infettare altre cellule.
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I poteri restano a presidente
Trump fa sapere che continuerà a lavorare dall'ospedale. E, almeno per ora, non intende trasferire i poteri al suo vice Mike Pence come pure gli permetterebbe la Costituzione. "È un guerriero, combatterà con la stessa forza e convinzione con cui si batte ogni giorno per gli americani" ha twittato il figlio Eric Trump, proprio mentre l'elicottero si alzava nei cieli di Washington. "Preghiamo insieme affinché si rimetta. Non sono mai stato così orgoglioso di lui". Come stia davvero il presidente, però, nessuno lo sa.
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L'ospedale e la ricerca
Il Walter Reed, l'ospedale dov'è ricoverato, è gestito da medici della marina militare ed è considerato uno dei migliori d'America. Un'istituzione federale che conduce ricerche altamente specializzate, ed è appunto l'ospedale "dei presidenti" perché da anni si occupa della salute dei leader americani e delle loro famiglie. Qui, nel 1985, Ronald Reagan fu sottoposto all'asportazione di un polipo al colon e nel 1987 venne operato alla prostata. Ma certo non ci si viene per un'influenza: la Casa Bianca, continuano a farlo notare tutte le televisioni, ha un'infermeria medica assolutamente ben organizzata. Però proprio al Walter Reed, lo scorso novembre, Trump si ricoverò brevemente. Il motivo, secondo alcune rivelazioni fatte quest'estate dal reporter del New York Times Michael Schmidt nel suo libro Donald Trump vs. The United States sarebbero una serie di mini-ictus, abbastanza gravi da mettere il vicepresidente Mike Pence nella posizione di essere pronto ad assumerne i poteri. Una versione furiosamente contestata da The Donald: "Non finiscono mai di darmi il tormento" aveva scritto all'epoca su Twitter sostenendo: "Era solo un check up di controllo".
Le condizioni di Trump
Ora si torna a parlare di quel presunto malore, che, sommato all'età, al peso e al fatto che non fa moto, potrebbe peggiorare le sue condizioni. Tanto più che in tarda serata Cnn e Nbc, citando fonti anonima interne all'amministrazione, fanno sapere che a spingere i medici al ricovero, sarebbe stato un repentino peggioramento pomeridiano. Il presidente, insomma, non solo era molto stanco e affaticato ma aveva cominciato pure a sviluppare difficoltà respiratorie. Intanto, più di una televisione indica come evento scatenante la cerimonia nel giardino delle rose per la nomina della giudice suprema Amy Coney Barrett: già almeno quattro ospiti, sono risultati positivi. Fra questi, il senatore dell'Utah Mike Lee e il senatore della Carolina del Nord Thom Tillis, entrambe membri della Commissione Giustizia, che fra l'altro dovrebbe iniziare martedì le audizioni per la conferma della donna all'Alta Corte. E nella tarda notte di venerdì anche Kellyanne Conway, l'ex consigliera del presidente che ha lasciato la Casa Bianca da un mese, celebre per la definizione "fatti altrnativi", ha scritto su Twitter di essere positiva e avere qualche sintomo: "Sono stanca e ho la tosse"
La campagna elettorale prosegue
In queste ore, la campagna elettorale del rivale democratico Joe Biden, ha ritirato tutti gli spot negativi e critici nei confronti del presidente, un segno di rispetto e riguardo nei confronti della sua malattia. La campagna di Trump, però non restituisce il favore. Una conferenza stampa era stata annunciata per la prima serata, ma poi non si è più tenuta. La situazione è fluida. Quali siano davvero le condizioni del presidente, per ora, lo sanno solo i medici.
La Repubblica