Reggio Calabria, Città Metropolitana della Calabria 10 luglio 2023. Una giornata fuori dall'ordinario stava per iniziare a Reggio Calabr...
Reggio Calabria, Città Metropolitana della Calabria 10 luglio 2023. Una giornata fuori dall'ordinario stava per iniziare a Reggio Calabria. L'industrioso e poliedrico Vittorio Feltri, il giornalista con la penna più affilata della galassia, decise di sbarcare con la sua astronave "Libero", anche se solo di nome e non di fatto, nella calda terra calabrese. Vestito con la sua tuta spaziale, piena di colori vivaci e parole ancora più vivaci, Feltri si preparava a esprimere le sue eccentriche considerazioni sulla città.
Sbarcando dall'astronave, con modi loquaci e una parlantina sciolta, il nostro eroe si era appena trasformato da uomo "Libero" a vero e proprio giustizialista. Si era abbigliato con i massimi gradi di giustizia, pronto a dichiarare guerra al sindaco Giuseppe Falcomatà e a tutti i problemi politici che affliggevano Reggio Calabria.
Con grande astio e una buona dose di sarcasmo, il Generale di Corpo d'Armata Vittorio Feltri aveva acceso i propulsori di atterraggio pieni di rabbia nei confronti del sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà. Ma dimenticava un piccolo dettaglio: il reato era ormai prescritto e il processo era solo una faccenda di ordinaria amministrazione, tanto comune in quelle terre. Ma per Feltri, l'attualità e la realtà sembravano solo fastidiosi ostacoli alla sua invettiva giustizialista.
Girando per la città, Feltri vedeva tutto con occhi ironici e cercava di far ridere a crepapelle il pubblico, noncurante della verità dei fatti. Ogni suo intervento era un vero e proprio spettacolo comico, ma almeno riusciva a far sorridere anche i polli, che seguivano le sue parole senza capirne il vero significato.
Mentre gli abitanti di Reggio Calabria ascoltavano le bizzarre considerazioni di Feltri, una notizia giunse da lontano: la legge sull'abuso di ufficio sarebbe stata presto abolita. Ma per Feltri, che aveva preso il ruolo di Generale di Corpo d'Armata dei giustizialisti, questa notizia era solo un piccolo dettaglio da ignorare. Le leggi e le norme sembravano solo fastidi insignificanti nel suo mondo di battute.
La giornata passò tra risate, provocazioni e battute satiriche di Feltri. Alla fine, mentre salutava la folla che lo aveva applaudito e deriso allo stesso tempo, Feltri decise di tornare sulla sua astronave "Libero". Si rivestì della sua tuta spaziale, pronta per il prossimo viaggio nell'universo dell'ironia.
Prima di partire, Feltri si rivolse alla folla: "Salutate i marziani della vostra specie!", disse con un sorriso. "Siete davvero divertenti e io vi batto tutti! Sono il numero uno, si fa per dire..." E con queste parole, l'astronave "Libero" si alzò in volo, lasciando dietro di sé una città sorridente, ancora incredula per l'avventura del giornalista giustizialista.
E così, Vittorio Feltri continuò il suo viaggio nel mondo, portando risate e satira ovunque andasse. Per quanto stravagante e controverso potesse essere, riuscì comunque a far sorridere anche chi era oggetto delle sue frecciate. E forse, in fondo, il suo scopo era proprio quello: farci ridere e non prendere tutto troppo sul serio.
Luigi Palamara