La nomina di Nicola Gratteri come nuovo procuratore di Napoli ha scosso l'opinione pubblica, suscitando emozioni contrastanti in Calabri...
La nomina di Nicola Gratteri come nuovo procuratore di Napoli ha scosso l'opinione pubblica, suscitando emozioni contrastanti in Calabria e al di là dei suoi confini. Gratteri, noto per la sua strenua lotta contro la 'ndrangheta, è stato una figura di spicco nella giustizia italiana per decenni e la sua ascesa a procuratore di Napoli è stata accolta con una miscela di gioia e tristezza.
Molti calabresi, orgogliosi di uno dei loro figli più distinti, vedono la sua partenza dalla Calabria come una perdita significativa. Per anni, Gratteri ha condotto indagini cruciali sulla criminalità organizzata, mettendo in luce legami tra 'ndrangheta, politica e massoneria e smantellando reti di traffico di droga e armi. La sua dedizione al dovere lo ha costretto a vivere sotto scorta dal 1989, quando le sue indagini hanno provocato la caduta di una Giunta regionale calabrese. La sua figura era diventata simbolo della lotta contro la 'ndrangheta, e per molti, il suo trasferimento è un colpo al cuore della Calabria.
Tuttavia, il destino ha voluto che Gratteri si trovi ora a Napoli come procuratore, un ruolo di grande responsabilità in una delle procure più grandi d'Italia. La sua nomina è stata il risultato di una competizione all'interno del Consiglio superiore della magistratura (Csm), in cui ha ottenuto 19 preferenze. Ma questa scelta non è stata priva di polemiche, con altri candidati che hanno ricevuto voti significativi.
La sua vasta esperienza nella lotta alla criminalità organizzata, sia a livello nazionale che internazionale, è stata un punto cruciale per la sua nomina. Gratteri è stato responsabile della cattura di numerosi latitanti pericolosi, alcuni dei quali erano tra i 30 più pericolosi ricercati. Tuttavia, durante il dibattito prima della votazione, alcune critiche sono state sollevate riguardo al suo approccio al ruolo di procuratore e alla sua visione per la procura di Napoli.
Inoltre, vale la pena notare che Gratteri ha sempre mantenuto un rapporto di stima e affetto con Giovanni Melillo, il precedente procuratore di Napoli, che ha assunto l'incarico di procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo nel 2022. Questa transizione è stata accolta con sentimenti contrastanti , dato che Gratteri aveva tentato senza successo di ottenere la stessa posizione in precedenza.
Nicola Gratteri assume ora un ruolo di grande importanza a Napoli, portando con sé la sua vasta esperienza nella lotta alla criminalità organizzata. Sebbene la Calabria perda uno dei suoi migliori figli, il suo impegno nella giustizia continuerà a servire l'intera Italia nella lotta contro la criminalità organizzata.
Gratteri: nuovo procuratore di Napoli, la ndrangheta tira un sospiro di sollievo(?). E' una boccata d'ossigeno per alcuni politici.
Vedere andare via Nicola Gratteri dalla Calabria è come vedere Napoli senza Maradona. Destino vuole che la città che lo attende come procuratore sia proprio Napoli.
La Calabria perde uno dei suoi figli migliori. Non sarà la stessa cosa. Gratteri non ha un "Sostituto". Avremmo voluto che operasse in Calabria sempre. Certamente si farà valere anche a Napoli, ma per noi calabresi è una grave perdita. non sono contento.
Felice per la sua carriera si, ma triste per la mancanza di un Procuratore tra i più bravi e stimati al mondo. Ed è un calabrese di Gerace (RC) scusate se è poco. Buon lavoro Nicola.
Luigi Palamara