L'inciviltà a Reggio Calabria tocca i suoi massimi storici. Video

La situazione di inciviltà a Reggio Calabria sta raggiungendo livelli mai visti prima. Il mancato rispetto per le cose pubblich...


La situazione di inciviltà a Reggio Calabria sta raggiungendo livelli mai visti prima. Il mancato rispetto per le cose pubbliche, che sono di proprietà di tutti, ha raggiunto un picco preoccupante. Scene di degrado sono all'ordine del giorno: le persone si comportano in maniera indecorosa persino nelle panchine al centro delle piazze, mangiando e lasciando sporco come se nulla fosse. Questa è solo una delle molte manifestazioni di una deriva sociale che sembra inarrestabile e che si riflette anche nei rapporti interpersonali.

In questa città tutti sembrano essere esperti di tutto: scienziati, filosofi, poeti, storici, politici. È giunto il momento di ridimensionarsi e di tornare con i piedi per terra. L'arroganza e la presunzione non fanno altro che alimentare un clima di conflitto e malcontento.

Particolarmente triste è poi l'insistenza nel fare paragoni tra l'ex sindaco Italo Falcomatà e suo figlio Giuseppe Falcomatà, attuale sindaco. Questi confronti continui sono una bassezza inaccettabile che non fa altro che dividere ulteriormente la comunità. Sembra che in questa città ci siano più storici e politici che cittadini pronti a impegnarsi per il bene comune. Questo è il vero problema, il vero "cancro" che ci affligge.

Il presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero, ha lanciato un appello molto chiaro: lasciamoci contaminare dal virus della civiltà. È un messaggio forte e semplice, che invita a cambiare atteggiamento e a rimuovere quella mascherina che ci impedisce di essere positivi, aperti, rispettosi. Se continuiamo a dare spazio ai qualunquisti, agli invidiosi, ai negativi, agli incivili, non faremo altro che rimanere sempre negativi, in un circolo vizioso che non porterà mai a un miglioramento.

È tempo di riprenderci la nostra città e, ancora più importante, la nostra vita. Dobbiamo smettere di tollerare comportamenti incivili e tornare a costruire una comunità basata sul rispetto reciproco, sull'educazione e sul senso di appartenenza. Solo così potremo sperare in un futuro migliore per Reggio Calabria e per tutti noi.

Luigi Palamara

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@luigi.palamara L'inciviltà a Reggio Calabria tocca i suoi massimi storici La situazione di inciviltà a Reggio Calabria sta raggiungendo livelli mai visti prima. Il mancato rispetto per le cose pubbliche, che sono di proprietà di tutti, ha raggiunto un picco preoccupante. Scene di degrado sono all'ordine del giorno: le persone si comportano in maniera indecorosa persino nelle panchine al centro delle piazze, mangiando e lasciando sporco come se nulla fosse. Questa è solo una delle molte manifestazioni di una deriva sociale che sembra inarrestabile e che si riflette anche nei rapporti interpersonali. In questa città tutti sembrano essere esperti di tutto: scienziati, filosofi, poeti, storici, politici. È giunto il momento di ridimensionarsi e di tornare con i piedi per terra. L'arroganza e la presunzione non fanno altro che alimentare un clima di conflitto e malcontento. Particolarmente triste è poi l'insistenza nel fare paragoni tra l'ex sindaco Italo Falcomatà e suo figlio Giuseppe Falcomatà, attuale sindaco. Questi confronti continui sono una bassezza inaccettabile che non fa altro che dividere ulteriormente la comunità. Sembra che in questa città ci siano più storici e politici che cittadini pronti a impegnarsi per il bene comune. Questo è il vero problema, il vero "cancro" che ci affligge. Il presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero, ha lanciato un appello molto chiaro: lasciamoci contaminare dal virus della civiltà. È un messaggio forte e semplice, che invita a cambiare atteggiamento e a rimuovere quella mascherina che ci impedisce di essere positivi, aperti, rispettosi. Se continuiamo a dare spazio ai qualunquisti, agli invidiosi, ai negativi, agli incivili, non faremo altro che rimanere sempre negativi, in un circolo vizioso che non porterà mai a un miglioramento. È tempo di riprenderci la nostra città e, ancora più importante, la nostra vita. Dobbiamo smettere di tollerare comportamenti incivili e tornare a costruire una comunità basata sul rispetto reciproco, sull'educazione e sul senso di appartenenza. Solo così potremo sperare in un futuro migliore per Reggio Calabria e per tutti noi. Luigi Palamara #luigipalamara #palamaraluigi #luispal #luipal #giuseppefalcomatà #italofalcomatà #reggiocalabria #mauriziocondipodero #civiltà ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara L'inciviltà a Reggio Calabria tocca i suoi massimi storici La situazione di inciviltà a Reggio Calabria sta raggiungendo livelli mai visti prima. Il mancato rispetto per le cose pubbliche, che sono di proprietà di tutti, ha raggiunto un picco preoccupante. Scene di degrado sono all'ordine del giorno: le persone si comportano in maniera indecorosa persino nelle panchine al centro delle piazze, mangiando e lasciando sporco come se nulla fosse. Questa è solo una delle molte manifestazioni di una deriva sociale che sembra inarrestabile e che si riflette anche nei rapporti interpersonali. In questa città tutti sembrano essere esperti di tutto: scienziati, filosofi, poeti, storici, politici. È giunto il momento di ridimensionarsi e di tornare con i piedi per terra. L'arroganza e la presunzione non fanno altro che alimentare un clima di conflitto e malcontento. Particolarmente triste è poi l'insistenza nel fare paragoni tra l'ex sindaco Italo Falcomatà e suo figlio Giuseppe Falcomatà, attuale sindaco. Questi confronti continui sono una bassezza inaccettabile che non fa altro che dividere ulteriormente la comunità. Sembra che in questa città ci siano più storici e politici che cittadini pronti a impegnarsi per il bene comune. Questo è il vero problema, il vero "cancro" che ci affligge. Il presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero, ha lanciato un appello molto chiaro: lasciamoci contaminare dal virus della civiltà. È un messaggio forte e semplice, che invita a cambiare atteggiamento e a rimuovere quella mascherina che ci impedisce di essere positivi, aperti, rispettosi. Se continuiamo a dare spazio ai qualunquisti, agli invidiosi, ai negativi, agli incivili, non faremo altro che rimanere sempre negativi, in un circolo vizioso che non porterà mai a un miglioramento. È tempo di riprenderci la nostra città e, ancora più importante, la nostra vita. Dobbiamo smettere di tollerare comportamenti incivili e tornare a costruire una comunità basata sul rispetto reciproco, sull'educazione e sul senso di appartenenza. Solo così potremo sperare in un futuro migliore per Reggio Calabria e per tutti noi. Luigi Palamara #luigipalamara #palamaraluigi #luispal #luipal #giuseppefalcomatà #italofalcomatà #reggiocalabria #mauriziocondipodero #civiltà ♬ suono originale - Luigi Palamara

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