In una udienza generale dedicata all'elogio della mitezza e al monito contro gli effetti nefasti dell'ira Papa Francesco ha potuto toccare, è il caso di dire, con la fronte, l'affetto dei fedeli raccolti nell'aula Paolo VI in Vaticano.
L'immagine dell'uomo che lo accoglie a braccia aperte e, senza tanti riguardi per la tradizionale etichetta, gli schiocca un bacio in fronte è davvero commovente. Il protagonista del gesto, l'uomo con la felpa azzurra con il cappuccio, era nel gruppo di pellegrini al seguito dell’attore francese Michel Lonsadale, 89 anni, cattolico impegnato da tempo nel Movimento carismatico che conta decine di milioni di fedeli in tutto il mondo.
Durante il consueto incontro con i fedeli del mercoledì Papa Francesco ha lanciato un appello ad essere miti, ad evitare il "peccato dell'ira" che "può distruggere tante cose" e può "rovinare un rapporto con un fratello, talvolta senza rimedio". "Dobbiamo rovesciare la beatitudine e farci una domanda: Quante cose abbiamo distrutto con l'ira?" Ha detto il Papa, "Quante cose abbiamo perso? Un momento di collera può distruggere tante cose; si perde il controllo e non si valuta ciò che veramente è importante."
Per contro il pontefice ha elogiato la "mitezza" che, invece, "conquista tante cose, è capace di vincere il cuore, salvare le amicizie e tanto altro, perché le persone si adirano ma poi si calmano, ci ripensano e tornano sui loro passi, e si può ricostruire".
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