Calabria: Iorio, sciopero della fame per chiedere a governo e Regione di investire sul territorio Roma, 15 lug - (Nova) - "Siamo disposti a perdonare i tanti errori commessi dalla classe politica centrale e locale e i troppi torti subiti dal popolo calabrese in questi cinquant'anni, ma in cambio vogliamo risposte immediate e concrete alle problematiche che impediscono lo sviluppo di questa terra".
Cosi' Alfredo Iorio (Calabria prima di tutto), che ieri ha dato il via al primo giorno di sciopero della fame in concomitanza dell'anniversario dei moti di Reggio Calabria del 1970. "Sono qui a Reggio Calabria - ha proseguito - non soltanto per ricordare quella che fu la prima e unica rivolta popolare della storia italiana, ma per richiamare il governo alle sue responsabilita' di fronte a una terra e a un popolo al quale da cinquant'anni e' stato negato un reale sviluppo sociale ed economico. Sono qui per chiedere alle istituzioni regionali e al governo progetti concreti per il rilancio di una regione dalla quale ogni anno fuggono all'estero 5.000 persone per mancanza di lavoro e prospettive.
Chiedo che governo e Regione investano risorse per costruire infrastrutture, creare posti di lavoro e bonificare i disastri ambientali generati da quei poli industriali con i quali nel 1970 la classe politica socialista e democristiana ha illuso il popolo e comprato la fine della rivolta. Di fronte agli errori e alle mancanze del passato, di fronte alle parole vuote che abbiamo sentito in questi cinquant'anni, e' il momento di impegni concreti".
"Con il mio sciopero della fame e la mia presenza continua di fronte al monumento ai caduti della rivolta - ha sottolineato Iorio - voglio fare si' che questi morti non siano caduti invano ed evitare che altri calabresi perdano la vita, vittime non piu' dell'esercito, ma di una malapolitica che ha cancellato la Calabria da qualsiasi programma di investimento". (Ren) NNNN
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