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Tamponi a tappeto, ecco la strategia anti-Covid di governo e regioni per l'autunno


Coronavirus, al via tamponi all'aeroporto di Orio al Serio
Ambizioso il piano sanitario del Veneto che prevede 35mila tamponi al giorno. Nel Lazio il 27 agosto sono stati effettuati oltre 13 mila tra tamponi e test rapidi. In Lombardia all’aeroporto di Malpensa dal 20 agosto si registrano oltre 12.200 tamponi.
28 agosto 2020

La strategia anti-covid per l’autunno pare chiara. Ed è condivisa da governo, regioni e addetti ai lavori. Spingere sull’acceleratore del tracciamento, incrementando il numero dei tamponi. Il 28 agosto si è registrato il nuovo record assoluto di tamponi con oltre 97 mila test (il giorno precedente erano stati oltre 94mila), finalmente la 'potenza di fuoco' diagnostica promessa nei mesi scorsi. Un numero al quale andrebbero aggiunti in realtà anche i tamponi rapidi, che non compaiono nella contabilità del ministero. Nel solo Lazio nella giornata del 27 agosto ne sono stati effettuati 2.500.

Boccia: tamponi per tutti
Ma ancora non basta. E gli addetti ai lavori sembrano esserne consapevoli. «Sicurezza significa interventi immediati delle Asl, dei medici, degli infermieri. Tamponi per tutti perché dobbiamo garantire nelle scuole il massimo della sicurezza. Quando c'è un contagio si interviene immediatamente» ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia a margine della Conferenza Unificata, «Vorrei un uso più spregiudicato dei tamponi» gli ha fatto eco detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri.

Mentre tra gli interventi proposti dalla Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) per arrivare preparati a una possibile recrudescenza del virus nei mesi autunnali ci sono il rafforzamento della medicina territoriale, 30 milioni di tamponi per l'autunno con la possibilità di ottenere il risultato in 24/48 ore massimo. «Sarà importantissimo anche validare i test rapidi» consiglia Ernesto Burgio, membro del gruppo specialisti Covid-19 della Sipps.

In Lombardia eseguito 20% tamponi Italia
La strategia di incremento dei tamponi vede in prima fila quattro Regioni: Lombardia, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna. Il 28 agosto ne hanno effettuati rispettivamente 19.721, 14.915, 14.013 e 10.080. In Lombardia si è registrato circa il 20% del totale dei tamponi totali in Italia. «Un dato che conferma come nella nostra Regione stia proseguendo con il massimo sforzo l'attività di screening» ha rivendicato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.

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In Veneto obiettivo 35 mila tamponi al giorno Ambizioso il piano sanitario del Veneto che prevede 35mila tamponi al giorno. Lo ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia a Portogruaro (Venezia), visitando il nuovo sistema automatizzato, installato per la processazione dei tamponi per l'individuazione dell'antigene Sars-CoV2. Zaia ha anche annunciato che a breve ci saranno importanti novità: «Stiamo testando altre realtà dal punto di vista tecnologico di estrema innovazione sul fronte della diagnostica e daremo informazioni quando saranno testate fino in fondo e soprattutto le avremo acquistate».

Nel Lazio oltre 13 mila tra test e tamponi al giorno
L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, nel bollettino del 27 agosto ha parlato di «record dei test eseguiti, con oltre 13 mila tra tamponi e test rapidi». D’Amato, in occasione di un sopralluogo al drive-in allestito presso il Porto di Civitavecchia, ha a poi sottolineato che anche in mancanza di un accordo con la Sardegna per i test agli imbarchi in partenza dall’isola, il Lazio è pronto «a fare i test anche per gli imbarchi verso l'isola perché per noi la tutela della salute pubblica viene prima della polemica politica, ponendo in essere azioni concrete, efficaci e tempestive».

In Emilia Romagna pronti a fare 20mila tamponi al giorno
Mobilitazione massiccia anche in Emilia Romagna. «Dal 28 settembre - ha spiegato l'assessore alla Sanità dell'Emilia-Romagna Raffaele Donini, riferendosi ai test sierologici e ai tamponi per monitorare il personale durante tutto l'anno scolastico - arriveremo a una potenzialità di 20mila tamponi al giorno, proprio per essere sempre più tempestivi nell'individuare e circoscrivere eventuali focolai». Non solo. Il sistema di screening bolognese per la prevenzione della diffusione del coronavirus si arricchisce di un nuovo punto. Dopo la sperimentazione della scorsa settimana, è operativo dal 26 agosto, all'interno dell'Autostazione di Bologna, il nuovo punto dell'Ausl per effettuare tamponi ai viaggiatori che arrivano in città dall'estero, attraverso pullman e altri mezzi. I tamponi, tutti i giorni tra le 8.30 e le 10.30, ad accesso diretto, sono riservati alle assistenti familiari che rientrano al lavoro provenendo da paesi extra Schengen e da Romania o Bulgaria, e a tutti i viaggiatori in ingresso da paesi extra Schengen, Bulgaria, Croazia, Grecia, Malta, Romania e Spagna: 60 i tamponi disponibili ogni giorno.

Inoltre, attiguo al punto tamponi, al piano terra dell'Autostazione, è stato allestito uno spazio per l'esecuzione dei test sierologici, riservati agli insegnanti e operatori delle scuole che non hanno scelto il proprio medico in ambito metropolitano, o il cui medico non aderisce allo screening. La prenotazione avviene compilando il modulo dedicato, disponibile sul sito dell'Ausl di Bologna. Il punto test è attivo da mercoledì a sabato dalle 8.30 alle 13.30: 150 i test disponibili quotidianamente.
Il Sole24ore 

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