Nella stagione 1967-68, il Milan ritrova sulla panchina il leggendario allenatore Nereo Rocco, che era tornato al club rossonero dopo l'addio di Andrea Rizzoli. Dopo l'interregno di Felice Riva, alla presidenza subentra il giovane Franco Carraro, che decide di tornare alle radici per portare il Milan alla vittoria.
Il "Paròn", come era affettuosamente chiamato Rocco, allestisce una squadra che è una combinazione di giocatori veterani e giovani di grande prospettiva. I nuovi arrivi, come Malatrasi dal Lecco e Cudicini dal Brescia, vengono inizialmente sottovalutati, considerati ormai alla fine della loro carriera. Inoltre, ritornano dalla parentesi del prestito Prati e Maldera.
Il Milan si presenta in campo come una squadra compatta ma agile, con una difesa rocciosa composta da Cudicini, Anquilletti, Schnellinger, Rosato e il libero Malatrasi. A centrocampo, troviamo Trapattoni, Lodetti e Rivera, mentre in attacco spiccano Hamrin, Prati e Sormani.
La squadra rossonera dimostra fin da subito la sua superiorità nel campionato italiano. Con un totale di 46 punti, il Milan conquista il suo 9° scudetto, distanziando di 7 punti il secondo classificato, il Napoli. Il bilancio stagionale comprende 18 vittorie, 10 pareggi e solamente 2 sconfitte.
Il protagonista indiscusso della stagione è Pierino Prati, il miglior marcatore e capocannoniere del campionato, che mette a segno ben 15 reti. La sua abilità nel segnare gol diventa fondamentale per il successo del Milan.
Ma la stagione 1967-68 riserva anche un'altra grande gioia per il Milan. Il 23 maggio 1968, a Rotterdam, la squadra rossonera conquista la Coppa delle Coppe battendo in finale l'Amburgo grazie a una magnifica doppietta di Hamrin. Questo successo internazionale conferma il dominio del Milan sia a livello nazionale che europeo.
In sintesi, la stagione 1967-68 rappresenta un anno trionfale per il Milan. Con Nereo Rocco nuovamente sulla panchina e una squadra ben bilanciata tra esperienza e giovani talenti, il club rossonero si aggiudica il suo 9° scudetto e trionfa anche nella Coppa delle Coppe. Questi successi testimoniano la grande forza e la determinazione di una squadra che rimane nella storia del calcio italiano e internazionale.
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