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CAMBIARE VESTITO NON CAMBIA CHI LO INDOSSA.


Autonomia Differenziata: Il Popolo Calabrese e le Critiche alla Classe Dirigente

Nel contesto dell'Autonomia Differenziata, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto del partito Forza Italia, è stato oggetto di critiche per non aver consultato il popolo calabrese prima di prendere una decisione. Occhiuto si difende affermando di aver fatto ciò che altri Governatori hanno fatto. Semplicemente si è allineato alle direttive del suo partito alla faccia dei calabresi tutti. Questo è davvero inaccettabile. Della serie contano più i partiti della gente. quanta pochezza politica. Chi fa questo non dovrebbe e non è degno di governare nel modo più assoluto.

Le critiche nei confronti dell'Autonomia Differenziata vengono anche dall'esponente della Lega, Saccomanno leghista per opportunità politica, il quale sottolinea che molti parlano dell'argomento senza conoscere adeguatamente il decreto. Invita pertanto a un corso di formazione per coloro che si esprimono a sproposito, sottolineando che molte cose sono cambiate e che il mondo sta procedendo. Pensate un po. Il sapere è solo in lui. Il Saccomanno pensiero. Ma va là.

Tuttavia, alcuni dubbi sorgono anche riguardo alla buona fede del Ministro Calderoli e della Lega stessa, in particolare in relazione alla loro storia. Secondo alcuni, l'Autonomia Differenziata maschera la volontà di secessione da parte del cosiddetto popolo della Padania, come da sempre urlata da Bossi, Maroni e l'attuale segretario Matteo Salvini il Cazzaro Verde (Lega Nord).

Nonostante le apparenze di cambiamento, la rimane situazione immutata. Questa situazione è considerata una presa in giro per il Paese e soprattutto per il Sud. Si ritiene che ci sia una prevalente attenzione all'economia e ai soldi, a scapito del benessere generale. I governanti che intraprendono questa strada, secondo l'opinione espressa, incontrano generalmente una brutta fine.

Viene sollevata la necessità di pensare al benessere di tutti e alla felicità individuale, invece di concentrarsi esclusivamente sul denaro. Si richiama l'attenzione sul fatto che la ricchezza è effimera e inutile, specialmente se prelevata a spese degli altri, causando sofferenza e dolore.

Viene espressa forte avversione verso una politica che sembra alimentare questi sentimenti. Si sottolinea che l'Italia ha bisogno di politici autentici, non di persone incompetenti e di scarsa qualità. La classe dirigente viene criticata per aver aperto spazio alla Lega Nord, un partito considerato secessionista, razzista e arrogante. Cambiare vestito non cambia la persona che lo indossa.

Alcuni movimenti crescenti nel Sud Italia che si oppongono a questa presunta sottrazione di risorse. Si esorta a non calpestare costantemente la dignità dei meridionali  e a stare lontani da coloro che, pur essendo meridionali, sono complici delle politiche considerate nefandezze perpetrate dalla Lega.

Questi movimenti che stanno crescendo nel Sud Italia rappresentano un'opposizione decisa a quello che viene percepito come un ennesimo saccheggio delle risorse. La dignità dei meridionali viene messa in primo piano e si invita a mantenere le distanze da coloro che, pur appartenendo al Sud, si fanno complici delle azioni politiche ritenute nefaste da parte della Lega.

La critica principale è rivolta alla classe dirigente, considerata mediocre e incapace di rispondere alle reali esigenze del paese. Si sostiene che l'Italia abbia bisogno di politici autentici, capaci di guidare e di agire nell'interesse collettivo. La pochezza dei governanti ha aperto la porta alla Lega Nord, un partito con un passato segnato da posizioni secessioniste, razziste e arroganti. Cambiare etichetta politica non cambia l'essenza delle persone che la indossano.

È fondamentale riflettere sul concetto di Autonomia Differenziata, che sembra ( è certo) nascondere una visione economica e monetaria che prevale sul benessere generale. Si sottolinea che la ricchezza materiale è effimera e priva di significato se costruita sulla sofferenza altrui. La politica basata unicamente sull'avidità finanziaria provoca un profondo disgusto, disagio e frammentazione della qualità della vita.

In conclusione, poniamo l'accento sulla necessità di una classe dirigente autentica e consapevole, in grado di lavorare per il bene comune e di garantire la dignità e il progresso di tutte le regioni italiane. La voce critica si leva contro l'Autonomia Differenziata, richiamando l'importanza di una politica incentrata sulla felicità individuale e collettiva, e non solo sul potere economico.

Alziamo la testa. Stiamo in piedi e con la schiena dritta guardiamo in faccia il nostro futuro che non è l'Autonomia Differenziata leggasi SECESSIONE ECONOMICA:

Basta con questa farsa. NO ALL'AUTONOMIA DIFFERENZIATA. NOI NON SIAMO I VAGONI DI NESSUN TRENO BESTIAME. SIAMO MERIDIONALI, UN POPOLO ORGOGLIOSO, RICCO DI CULTURA E DIGNITÀ, SFRUTTATO DAI SETTENTRIONALI.

Luigi Palamara


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