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Università italiane, la classifica Censis 2023 dei migliori atenei

I dati mostrano segnali in chiaroscuro: l’anno accademico che sta per concludersi registra oltre 7mila neoiscritti in più, soprattutto al Centro, ma anche l’aumento del tasso di abbandono che in 10 anni è salito di un punto percentuale. Oltre all’università di Bologna fra i mega atenei, primeggiano anche Pavia, tra gli istituti con più di 20mila iscritti, Trento, tra quelli con più di 10mila studenti, e Camerino, per gli atenei al di sotto delle 10mila presenze. Tra i privati, bene Bocconi, Luiss e Bolzano

Crescono del +2,2% le immatricolazioni nelle università, ma aumentano gli iscritti che lasciano gli studi dopo il primo anno. Sono questi i dati dell'anno accademico che sta per concludersi rilevati dal Censis, secondo cui ci sono 7.152 neoiscritti in più e a crescere sono anche le immatricolazioni degli stranieri: +3,5%

IL RAPPORTO – Per decretare quali siano le università migliori, l’analisi Censis considera un insieme di variabili che vanno dalle strutture disponibili ai servizi erogati e dalle borse di studio al prestigio internazionale degli atenei

Le migliori università in Italia e nel mondo. La classifica

Studenti del Politecnico di Milano studiano nella bibiloteca dell'ateneo Milanese, 4 Marzo 2020. Il governo ha deciso la chiusura di scuole e università fino a metà marzo per ridurre i rischi di contagio del coronavirus. La decisione sarà presa ufficialmente dal governo nel pomeriggio,ha precisato la ministro dell'Istruzione.

IL CENTRO ITALIA NE BENEFICIA - L’aumento delle iscrizioni disegna però una cartina dell’Italia disomogenea: sono gli atenei del Centro ad aver beneficiato maggiormente della variazione positiva con il +9,3% di immatricolazioni, seguiti da quelli del Nord Ovest (+1,6%). A soffrire maggiormente sono Nord Est, Sud e Isole, che registrano ancora cali che vanno dal -0,2% al -2%

LA FACOLTÀ CHE ATTIRA DI PIÙ – Qual è l’area che attira di più? Secondo quanto emerge dalle ricerche, le scelte curricolari più rilevanti sono i corsi di laurea dell’area economica, giuridica e sociale, cresciuti del 4,5% tra le matricole, seguiti dai corsi dell’area sanitaria e agro-veterinaria (+2,2%) e dalle discipline Stem (+1,1%). Riportano invece un segno meno davanti alle nuove iscrizioni i corsi dell’area letteraria, artistica e educativa

GLI ABBANDONI – Dato negativo è sicuramente l’aumento degli abbandoni, soprattutto al primo anno: nel 2021-2022 il 7,3% delle matricole ha abbandonato al primo anno. Un dato non assoluto, visto che vi rientrano anche coloro che hanno cambiato facoltà o città. Ma resta il fatto che in dieci anni il tasso di abbandono è cresciuto di un intero punto percentuale

TRA I MEGA ATENEI – Sul podio dei mega atenei, quelli che contano più di 40mila iscritti, troviamo in cima l’Alma Mater di Bologna, in testa da ormai 14 anni, seguita sempre dall’università di Padova e dalla Sapienza di Roma. In quarta posizione resta stabile Pisa mentre la Statale di Milano scavalca Firenze al quinto posto, grazie al miglioramento dell’indicatore dei servizi per gli studenti

TRA I GRANDI ATENEI – Non ci sono grandi sorprese nemmeno sul podio dei grandi atenei, quelli che contano tra i 20mila e i 40mila studenti: in testa sempre Pavia, seguita da Perugia e Calabria. Dopo Venezia Ca’ Foscari, quarta, avanza di due posizioni rispetto allo scorso anno l’università di Parma, seguita al sesto posto da Salerno, in risalita di ben posizioni 

TRA I MEDI ATENEI – Il testa a testa infinito tra Trento e Siena, che caratterizza da sempre il podio degli atenei medi, quelli cioè tra 10mila e 20mila iscritti, è stato vinto questa volta dal capoluogo trentino. Siena arriva al terzo posto, scavalcata anche da Udine, che guadagna tre posizioni in dodici mesi

TRA I PICCOLI ATENEI – Per le università più piccole, quelle che contano dai 10mila studenti in giù, Camerino si conferma leader, seguita dall’università della Tuscia, che scala tre posizioni, mentre terza è l’università delle Marche

TRA LE PRIVATE E I POLITECNICI – E le private? Come evidenzia il Censis, nelle loro rispettive categorie, sono tre gli istituti privati che primeggiano: la Bocconi, la Luiss e l’università di Bolzano. Tra i politecnici, invece, vince quello di Milano

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Skytg24 



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