Reggio Calabria 4 agosto 203 - Il crepitio delle fiamme accende la Piazza Italia a Reggio Calabria, ma non si tratta di un fuoc...
Reggio Calabria 4 agosto 203 - Il crepitio delle fiamme accende la Piazza Italia a Reggio Calabria, ma non si tratta di un fuoco celebrativo, bensì della fiamma della rabbia e della determinazione di cinquanta cittadini stanchi di subire e decisi a prendere in mano il proprio destino. Nicola Malaspina, uomo di origini umili ma grande cuore per la sua città, ha convocato un sit-in simbolico di consegna delle schede elettorali al Prefetto. Questo atto di protesta è stato pensato per denunciare le condizioni sempre più intollerabili in cui versa la città, degradata da anni di incuria e abbandono politico.
Reggio Calabria, città dalle radici antiche e dalla storia ricca, si trova in uno stato di decadenza che ha toccato livelli insostenibili. La mancanza di servizi essenziali, come l'acqua e l'elettricità, ha reso la vita dei cittadini un vero incubo. Le strade dissestate e gli accumuli di immondizia ovunque testimoniano una totale mancanza di pianificazione e visione politica per il futuro della città.
In aggiunta a questi problemi quotidiani, anche l'identità sportiva della città è minacciata. La squadra di calcio locale, la Reggina, rischia di essere cancellata dalla Serie B, suscitando ulteriori sconcerti e delusioni tra i reggini.
Nicola Malaspina, convinto che il cambiamento inizi dai cittadini stessi, ha chiamato a raccolta coloro che amano profondamente Reggio Calabria e desiderano vederla risorgere dalle proprie ceneri. L'appuntamento in Piazza Italia è stato il primo passo di una lotta più ampia e identitaria, in cui ogni partecipante avrebbe consegnato la propria tessera elettorale come segno di protesta e di appartenenza alla città.
Tuttavia, Malaspina è stato chiaro nel voler escludere individui senza scrupoli, quali sciacalli, traffichini e populisti dell'ultima ora, desiderosi solo di sfruttare la situazione a proprio vantaggio. La sua richiesta è stata quella di unire come "un manipolo di fratelli" che contrastano un'unica causa: ridare vita a Reggio Calabria.
Il sit-in è stato solo il preludio di una serie di iniziative che puntano a far rinascere l'orgoglio e l'identità di una città troppo spesso dimenticata. "Da vecchi si può dimenticare tutto, ma il ricordo di quella giornata di protesta e di unità resterà vivo nella memoria di chiunque abbia partecipato." È un grido di speranza che vuole essere trasmesso alle generazioni future, affinché Reggio Calabria possa riguadagnare il suo antico splendore.
La protesta non è per la Reggina, ma per tutte le problematiche che soffocano quotidianamente la città. È un'occasione per dimostrare che l'appartenenza a questa terra è più forte delle difficoltà che essa affronta. La comunità è pronta a mobilitarsi e a lottare per una città migliore, una città che possa tornare a brillare come il diamante che è sempre stata.
La strada è ancora lunga e ardua, ma Nicola Malaspina e i cinquanta cittadini che hanno risposto al suo appello rappresentano una speranza concreta per il futuro di Reggio Calabria. La loro voce si unisce a quella di tanti altri che sognano una città rinnovata, e che credono nel potere dell'unità e della determinazione per raggiungere questo obiettivo.
Ora il destino di Reggio Calabria è nelle mani di tutti coloro che la amano e la desiderano autentica e prospera. La protesta dei cinquanta è solo l'inizio di un lungo cammino, ma è anche il segno che la speranza e la resilienza possono ancora fiorire tra le strade di questa splendida madre che si chiama Reggio Calabria.
Luigi Palamara
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@palamaraluigi A Reggio Calabria, la protesta dei cittadini per una città dimenticata Il crepitio delle fiamme accende la Piazza Italia a Reggio Calabria, ma non si tratta di un fuoco celebrativo, bensì della fiamma della rabbia e della determinazione di cinquanta cittadini stanchi di subire e decisi a prendere in mano il proprio destino. Nicola Malaspina, uomo di origini umili ma grande cuore per la sua città, ha convocato un sit-in simbolico di consegna delle schede elettorali al Prefetto. Questo atto di protesta è stato pensato per denunciare le condizioni sempre più intollerabili in cui versa la città, degradata da anni di incuria e abbandono politico. Reggio Calabria, città dalle radici antiche e dalla storia ricca, si trova in uno stato di decadenza che ha toccato livelli insostenibili. La mancanza di servizi essenziali, come l'acqua e l'elettricità, ha reso la vita dei cittadini un vero incubo. Le strade dissestate e gli accumuli di immondizia ovunque testimoniano una totale mancanza di pianificazione e visione politica per il futuro della città. In aggiunta a questi problemi quotidiani, anche l'identità sportiva della città è minacciata. La squadra di calcio locale, la Reggina, rischia di essere cancellata dalla Serie B, suscitando ulteriori sconcerti e delusioni tra i reggini. Nicola Malaspina, convinto che il cambiamento inizi dai cittadini stessi, ha chiamato a raccolta coloro che amano profondamente Reggio Calabria e desiderano vederla risorgere dalle proprie ceneri. L'appuntamento in Piazza Italia è stato il primo passo di una lotta più ampia e identitaria, in cui ogni partecipante avrebbe consegnato la propria tessera elettorale come segno di protesta e di appartenenza alla città. Tuttavia, Malaspina è stato chiaro nel voler escludere individui senza scrupoli, quali sciacalli, traffichini e populisti dell'ultima ora, desiderosi solo di sfruttare la situazione a proprio vantaggio. La sua richiesta è stata quella di unire come "un manipolo di fratelli" che contrastano un'unica causa: ridare vita a Reggio Calabria. Il sit-in è stato solo il preludio di una serie di iniziative che puntano a far rinascere l'orgoglio e l'identità di una città troppo spesso dimenticata. "Da vecchi si può dimenticare tutto, ma il ricordo di quella giornata di protesta e di unità resterà vivo nella memoria di chiunque abbia partecipato." È un grido di speranza che vuole essere trasmesso alle generazioni future, affinché Reggio Calabria possa riguadagnare il suo antico splendore. La protesta non è per la Reggina, ma per tutte le problematiche che soffocano quotidianamente la città. È un'occasione per dimostrare che l'appartenenza a questa terra è più forte delle difficoltà che essa affronta. La comunità è pronta a mobilitarsi e a lottare per una città migliore, una città che possa tornare a brillare come il diamante che è sempre stata. La strada è ancora lunga e ardua, ma Nicola Malaspina e i cinquanta cittadini che hanno risposto al suo appello rappresentano una speranza concreta per il futuro di Reggio Calabria. La loro voce si unisce a quella di tanti altri che sognano una città rinnovata, e che credono nel potere dell'unità e della determinazione per raggiungere questo obiettivo. Ora il destino di Reggio Calabria è nelle mani di tutti coloro che la amano e la desiderano autentica e prospera. La protesta dei cinquanta è solo l'inizio di un lungo cammino, ma è anche il segno che la speranza e la resilienza possono ancora fiorire tra le strade di questa splendida madre che si chiama Reggio Calabria. Luigi Palamara #palamaraluigi #reggiocalabria #nicolamalaspina #reggina #sitin #schedeelettorali #prefetto ♬ suono originale - Luigi Palamara l'Arciere
@palamaraluigi INTERVISTA A NICOLA MALASPINA REGGIO CALABRIA 4 AGOSTO 2023 Per chi ama profondamente questa Città, per chi è stanco di vederla mortificata, l'appuntamento è per oggi, alle 19:00, in Piazza Italia. Non solo per la Reggina, ma per tutti i problemi che soffocano quotidianamente la Città, una protesta identitaria, consegnare al Prefetto la tessera elettorale, per testimoniare la propria appartenenza a questa splendida madre che si chiama Reggio. Chiunque è il benvenuto, prego astenersi sciacalli, traffichini, Savonarola e Masaniello dell'ultima ora. "Da vecchi si dimentica, e come gli altri, egli dimenticherà tutto il resto, ma ricorderà con grande fierezza le gesta di quel giorno…. Ogni brav’uomo racconterà al figlio, e il giorno di Crispino e Crispiano non passerà mai, da quest’oggi, fino alla fine del mondo, senza che noi in esso non saremo menzionati; noi pochi. Noi felici, pochi. Noi manipolo di fratelli" Nicola Malaspina
♬ suono originale - Luigi Palamara l'Arciere
@palamaraluigi A Reggio Calabria, la protesta dei cittadini per una città dimenticata Il crepitio delle fiamme accende la Piazza Italia a Reggio Calabria, ma non si tratta di un fuoco celebrativo, bensì della fiamma della rabbia e della determinazione di cinquanta cittadini stanchi di subire e decisi a prendere in mano il proprio destino. Nicola Malaspina, uomo di origini umili ma grande cuore per la sua città, ha convocato un sit-in simbolico di consegna delle schede elettorali al Prefetto. Questo atto di protesta è stato pensato per denunciare le condizioni sempre più intollerabili in cui versa la città, degradata da anni di incuria e abbandono politico. Reggio Calabria, città dalle radici antiche e dalla storia ricca, si trova in uno stato di decadenza che ha toccato livelli insostenibili. La mancanza di servizi essenziali, come l'acqua e l'elettricità, ha reso la vita dei cittadini un vero incubo. Le strade dissestate e gli accumuli di immondizia ovunque testimoniano una totale mancanza di pianificazione e visione politica per il futuro della città. In aggiunta a questi problemi quotidiani, anche l'identità sportiva della città è minacciata. La squadra di calcio locale, la Reggina, rischia di essere cancellata dalla Serie B, suscitando ulteriori sconcerti e delusioni tra i reggini. Nicola Malaspina, convinto che il cambiamento inizi dai cittadini stessi, ha chiamato a raccolta coloro che amano profondamente Reggio Calabria e desiderano vederla risorgere dalle proprie ceneri. L'appuntamento in Piazza Italia è stato il primo passo di una lotta più ampia e identitaria, in cui ogni partecipante avrebbe consegnato la propria tessera elettorale come segno di protesta e di appartenenza alla città. Tuttavia, Malaspina è stato chiaro nel voler escludere individui senza scrupoli, quali sciacalli, traffichini e populisti dell'ultima ora, desiderosi solo di sfruttare la situazione a proprio vantaggio. La sua richiesta è stata quella di unire come "un manipolo di fratelli" che contrastano un'unica causa: ridare vita a Reggio Calabria. Il sit-in è stato solo il preludio di una serie di iniziative che puntano a far rinascere l'orgoglio e l'identità di una città troppo spesso dimenticata. "Da vecchi si può dimenticare tutto, ma il ricordo di quella giornata di protesta e di unità resterà vivo nella memoria di chiunque abbia partecipato." È un grido di speranza che vuole essere trasmesso alle generazioni future, affinché Reggio Calabria possa riguadagnare il suo antico splendore. La protesta non è per la Reggina, ma per tutte le problematiche che soffocano quotidianamente la città. È un'occasione per dimostrare che l'appartenenza a questa terra è più forte delle difficoltà che essa affronta. La comunità è pronta a mobilitarsi e a lottare per una città migliore, una città che possa tornare a brillare come il diamante che è sempre stata. La strada è ancora lunga e ardua, ma Nicola Malaspina e i cinquanta cittadini che hanno risposto al suo appello rappresentano una speranza concreta per il futuro di Reggio Calabria. La loro voce si unisce a quella di tanti altri che sognano una città rinnovata, e che credono nel potere dell'unità e della determinazione per raggiungere questo obiettivo. Ora il destino di Reggio Calabria è nelle mani di tutti coloro che la amano e la desiderano autentica e prospera. La protesta dei cinquanta è solo l'inizio di un lungo cammino, ma è anche il segno che la speranza e la resilienza possono ancora fiorire tra le strade di questa splendida madre che si chiama Reggio Calabria. Luigi Palamara #palamaraluigi #reggiocalabria #nicolamalaspina #reggina #sitin #schedeelettorali #prefetto ♬ Imaginary Dreams - Seantonio