Trentadue Anni di Ricerca di Verità e Giustizia. di Luigi Palamara In occasione dell'anniversario della tragica scomparsa d...
Trentadue Anni di Ricerca di Verità e Giustizia.
di Luigi Palamara
In occasione dell'anniversario della tragica scomparsa di Antonino Scopelliti, figura di spicco nella lotta contro la 'Ndrangheta, la figlia Rosanna, attuale presidente della Fondazione a lui dedicata, esprime con amarezza ma lucidità le proprie riflessioni. Con una cronaca decennale che si snoda lungo trentadue anni, Rosanna riflette sulla perseverante ricerca della verità e della giustizia. In questo lasso di tempo, trentadue colpi hanno ferito la determinazione della famiglia Scopelliti nel resistere e nel credere in un sistema giudiziario capace di dare risposte celeri ed efficaci.
La memoria di Antonino Scopelliti, magistrato devoto al servizio del Paese, è stata offuscata da trentadue ulteriori colpi, indirizzando l'attenzione verso la necessità di una giustizia tempestiva. Rosanna, con voce affranta, si scusa nei confronti del padre e della sua stessa figlia, poiché ritiene che non sia stata sufficientemente incisiva nel far comprendere l'importanza di questa battaglia per la verità. La sua dichiarazione è un accorato appello per comprendere che il sacrificio di suo padre è un'eredità nazionale, un simbolo del combattimento contro il crimine organizzato che coinvolge l'intera nazione.
L'anniversario dell'impegno di Antonino Scopelliti diventa così un momento di riflessione su quanto sia fondamentale rafforzare il sistema giudiziario, accelerando i tempi delle indagini e delle sentenze.
La storia della famiglia Scopelliti e della sua lotta contro la 'Ndrangheta è un monito a non dimenticare il passato e a lavorare insieme per un futuro più giusto e trasparente.
La dichiarazione di Rosanna Scopelliti: “Dieci, venti trenta… trentadue gli anni in cui si è cercata verità e giustizia. Trentadue i colpi inflitti alla nostra voglia di resistere, di crederci, di avere fiducia ancora e ancora e ancora. Trentadue ulteriori colpi inflitti alla memoria di un magistrato, un Uomo che ha servito questo Paese con passione e impegno. Chiedo scusa a Papà, chiedo scusa a mia figlia perché evidentemente in questi trentadue anni non sono riuscita a fare abbastanza per far comprendere l’importanza della verità, la necessità di ottenere delle risposte in tempi celeri dalla magistratura. Chiedo scusa perché ancora oggi si fatica a comprendere che il sacrificio di Antonino Scopelliti appartiene al Paese e non alla nostra famiglia”.
Luigi Palamara
Reggio Calabria 9 agosto 2023