Nella suggestiva cornice di Piazza Duomo a Reggio Calabria, il nome "Peppe" risuona come un eco che torna a farsi sentire. È un nome che evoca emozioni e storie di vita, un nome che, ancora una volta, ha saputo riempire la piazza con migliaia di persone. Questa volta, l'occasione è la presentazione del suo libro, dal titolo eloquente: "Io sono libero."
Giuseppe Scopelliti, figura di spicco nell'ambito delle Istituzioni, ha ripercorso con onestà e senza nascondere il dolore il suo cammino verso la libertà. Una libertà che ha conosciuto solo dopo aver affrontato una sentenza che lo aveva privato di essa. Ha scontato la pena sino all'ultimo giorno, dimostrando un profondo rispetto per la legge e per la società.
Nel suo libro, Scopelliti narra la sua esperienza di vita senza la libertà, vissuta all'interno delle carceri. Ma ciò che emerge in modo ancora più evidente è la sua verità. Una verità che ribadisce con determinazione: "Io non ho mai tradito Reggio Calabria e la sua gente. Ho sempre tenuto lontano i poteri forti."
Molti seguaci e osservatori si chiedono se questo ritorno sulla scena pubblica sia un preludio al suo reinserimento in politica. La risposta di Scopelliti è chiara: "Fate sentire il vostro dissenso." Sembrerebbe che l'ex politico abbia ancora a cuore la sua terra e desideri una società più giusta.
Scopelliti riparte da Piazza Duomo, ma la politica sembra accompagnarlo ovunque vada. È parte del suo istinto, della sua natura. Rimane da vedere se riuscirà a resistere alla tentazione di tornare in politica o se, invece, deciderà di dedicarsi a nuove forme di impegno civico.
In ogni caso, il suo ritorno suscita interesse e aspettative in una comunità che sembra pronta a seguirlo in questa nuova fase della sua vita.
Luigi Palamara
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