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Tante presenze, tante assenze, tanti "perchè", ma ai funerali di Cosimo Fazio, c'era il quartier Generale dell'Arma coordinato dal comandante nazionale Leonardo Gallitelli


Grande commozione e dolore, ai funerali dell'Alto Ufficiale, stroncato da un infarto mentre coordinava le operazioni di soccorso di 160 immigrati, sbarcati ieri nel porto della città dello Stretto. C'era il comandante nazionale Leonardo Gallitelli ed il procuratore generale Salvatore Di Landro. Ha presenziato anche il procuratore capo f.f. della Repubblica, coordinatore della DDA, sebbene in pensione, Salvatore Boemi

REGGIO CALABRIA, COSIMO FAZIO, COLONNELLO DELLA POLIZIA MUNICIPALE, MA L'ARMA BENEMERITA, "GIULLEMANI! ERA UNO DEI NOSTRI"
Domenico Salvatore

De mortuis nihil nisi bonum!Ma i funerali del colonnello Cosimo Fazio, comandante della Polizia Urbana o Municipale di Reggio Calabria, non sono stati celebrati nel Duomo, dal vescovo emerito Vittorio Mondello. Il Comune di Reggio, non ha potuto allestire alcuna camera ardente. L'Arma Benemerita dei Carabinieri, non si è dimenticata  del suo figlio (quasi) prediletto. Sebbene in questi casi, abbia pesato anche, la volontà della vedova signora Giovanna e dei figli. La camera ardente è stata allestita presso la cappella della Scuola Allievi carabinieri di Reggio-Modena. La Santa Messa funebre è stata officiata dal cappellano capo dei Carabinieri d'Italia, S.E.Ugo Borlenghi. Non solo. Non capita tutti i giorni, d'accordo. Si è mosso addirittura il Quartier Generale dell'Arma Benemerita. una forza armata con compiti sia di polizia, che militari in servizio permanente di pubblica sicurezza. Un codazzo, di ben sette generali di Corpo d'Armata, di Divisione e di Brigata, coordinati dal comandante generale d'Italia, il generale di Corpo d'Armata con incarichi speciali, Leonardo Gallitelli. Troppa grazia Sant'Antonio! Ể pur vero che, per via della sua doppia natura di forza militare e forza di polizia le sono devoluti compiti militari in cui concorre alla difesa del territorio italiano, garantisce la sicurezza delle rappresentanze diplomatiche italiane all'estero, partecipa alle operazioni militari in Italia e all'estero sulla base della pianificazione d'impiego stabilita dal capo di stato maggiore della Difesa, esercita le funzioni di polizia militare nonché, ai sensi dei codici penali militari, di polizia giudiziaria militare alle dipendenze della giustizia militare. 

Nell'ambito dei poteri di polizia esercita le funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza alle dipendenze funzionali del ministro dell'Interno. Dunque un corpo di polizia di alto prestigio e profilo ideale e morale. La capiente cappella militare della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio-Modena, era piena di dolenti, autorità, personalità, giornalisti e cine-foto-operatori. Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, l'Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, ma si è mosso addirittura il comandante nazionale dei Carabinieri, generale di Corpo d'Armata con incarichi speciali, Leonardo Gallitelli e gli altri " papaveri alti alti" , se non abbiamo capito male; il generale di Corpo d'Armata, Maurizio Gualdi, vice-comandante generale; come il generale di Corpo d'Armata", Ugo Zottin, Comandante Interregionale "Culqualber; il generale Ermanno Meluccio, vicecomandante Culqualber; il generale di Corpo d'Armata Maurizio Scoppa, comandante della Regione Meridionale "Ogaden"; il Generale di Divisione Riccardo Amato, comandante della Regione Sicilia; il generale Adelmo Lusi, comandante della legione Calabria; il colonnello Lorenzo Falferi, comandante provinciale di Reggio Calabria; il tenente colonnello Fabio Coppolino, comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria; Anche magistrati come il procuratore Generale Salvatore Di Landro; il procuratore capo della Repubblica di Palmi Giuseppe Creazzo, Il Procuratore Alberto Cisterna, ed altri magistrati del Distretto. Uno oramai in pensione, Salvatore Boemi. 

A nostro avviso, uno dei più eccellenti magistrati della storia di questo Distretto; e non solo, che ha dovuto ingoiare tanti rospi. Un magistrato, con un coraggio da leone, che applicava la giustizia sic et simpliciter, questa è la nostra opinione, è lapalissiano. Uno che non guardava in faccia nessuno. Ma senza speculare. Un magistrato "libero". Uno che per dirla con papa Giovanni Paolo II e Carlo Azeglio Ciampi, teneva la schiena dritta. Il CSM, lo tenne a bagnomaria, ma non gli conferì mai, la carica di Procuratore Capo della Repubblica  e f f e t t i v o di Reggio Calabria, che gli spettava, ben oltre, ogni ragionevole dubbio ("Oimè, quanto somiglia/Al tuo costume il mio!...). Tanta gente al funerale del comandante provinciale della Polizia Municipale, che dopo trentasei anni di onorata e coraggiosa milizia, sempre in prima linea, anche comandante della Compagnia di Taurianova, del Reparto Operativo Provinciale; docente della Scuola Allievi Carabinieri, era rimasto…tenente-colonnello. Era stressante vederseli passare davanti. Un fegato, grosso così! I colonnelli, tenenti-colonnello, capitani… la camera ardente allestita. 'Profondo cordoglio'' e' stato espresso dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano per la morte del comandante della Polizia Locale, Cosimo Fazio, deceduto per infarto mentre soccorreva i migranti sbarcati oggi a Reggio Calabria. 

"Mi unisco al dolore dei familiari. Siamo commossi e grati per lo straordinario impegno e la totale abnegazione con cui i nostri uomini in divisa svolgono ogni giorno, anche in giorni come questo, il loro lavoro. Per queste ragioni, in questi dolorosi momenti, il lutto colpisce tutti noi". Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, gen. Leonardo Gallitelli, il seguente messaggio:"Ho appreso con profonda tristezza la notizia della tragica scomparsa del colonnello Cosimo Fazio, nel pomeriggio di ieri, durane le operazioni – ispirate ad un nobile principio di solidarietà – di sbarco e soccorso di immigrati giunti nel porto di Reggio Calabria.In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei, signor Comandante Generale ed all'Arma dei Carabinieri la mia solidale vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari della vittima le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio". Ha celebrato S.Ecc.za Rev.ma Mons. Ugo Maria BORLENGHI, arcivescovo, ordinario militare, cappellano d'Italia dei Carabinieri, assieme ai concelebranti della Diocesi di Reggio-Bova. Era presente anche padre don Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano. E per la verità anche l'assessore provinciale Edoardo Lamberti Castronuovo (sindaco, editore, pubblicista, medico, imprenditore), Aldo Pecora Fondatore del Movimento Ammazzeteci Tutti. Tantissimi vigili urbani. Numerose le testimonianze, alcune credibili, altre, solo lacrime di coccodrillo, che si possono estrapolare da internet, Facebook… "Ero un semplice CC ausiliario e appena uscito dalla scuola di RC mi mandarono al G8 di Genova. 

Comandati dal Tenente Colonnello Fazio alloggiavamo in una nave greca attraccata al porto genovese. Una notte, in pieno sonno una voce al megafono annunciava un attacco dei facinorosi alla nave. Di corsa tutti in uniforme da ordine pubblico, scudi, tonfa etc. Ricordo una scena emblematica di un uomo che ricordo così: non indossava neanche la giacca della tuta ma solo la maglietta, e senza protezioni, armato di un semplice manganello scese lui per primo, davanti a tutti, come fanno i veri Comandanti. Eravamo tutti sbalorditi ma nei nostri occhi giovani regnava ammirazione. Ci sentivamo protetti e sicuri perché davanti c'era lui, il Comandante! Ricordo anche la sosta di rientro verso Reggio, ci fermammo in un'area di sosta attrezzata nel Lazio. Lui si mise a mangiare con tutti noi sgranando un panino e scherzando come un padre coi suoi ragazzi. Umile e con le palle. Ti ricordo così colonnello Fazio! Buon viaggio!Senza parole….questa e' stata la perdita di uno dei migliori ufficiali dell' Arma Dei Carabinieri, la perdita di un Signore, la perdita di un amico, fiero e onorato di aver lavorato insieme in alcune occasioni io, ti saluto così, Ciao Cosimo. Il presidente della Provincia Giuseppe Raffa:"L'improvvisa scomparsa del colonnello Cosimo Fazio è una grave perdita per la nostra terra che l'ha visto in prima linea nella lotta contro l'antistato e protagonista per sconfiggere il sistema d'illegalità diffusa.


Del colonnello Fazio abbiamo avuto modo di apprezzare il grande senso dello Stato che ha servito con professionalità e spiccata umanità. Il suo lavoro di ufficiale dei Carabinieri l'ha svolto in silenzio e lontano dal clamore mediatico. Anche adesso che aveva assunto il comando della Polizia municipale di Reggio, il colonnello Cosimo Fazio, ancorché consapevole delle difficoltà del  nuovo compito, aveva scelto di non risparmiarsi  pur di proseguire il suo impegno a favore della città della Stretto". Non abbiamo visto il Procuratore Capo della Repubblica, il Prefetto, il Questore, il comandante della Direzione Marittima,  l'Arcivescovo di Reggio-Bova, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, il Governatore della Calabria; il Presidente del Consiglio Regionale; il Presidente della Provincia, Assessori Regionali ecc. C'erano però il viceprefetto Giuseppina Di Dio Datola, il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, il colonnello Giorgio Maria Borrelli; Alessandro Barbera, comandante provinciale della Guardia di Finanza, Mimmo Crupi, comandante della Polizia Provinciale, il dirigente del Commissariato di Villa San Giovanni, Filippo Leonardo, ed alcuni suoi colleghi, l'Onorevole Rosanna Scopelliti (PdL), il vicepresidente della provincia, Giovanni Verduci, l'on Giovanni Nucera, Il Presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò. Assenti per…"precedenti impegni assunti; improcrastinabili impegni istituzionali" e via di seguito. Sebbene la storia, la casistica, la statistica e la cronaca, ci ricordino, che le assenze, non siano quasi mai 'casuali'. Rammentiamo a noi stessi anche che parliamo del 16 di agosto. La figura carismatica, efficiente, funzionale ed efficace dello scomparso è stata tratteggiata all'omelia, abbastanza sintetica. Poi, il triste ufficio delle condoglianze e l'abbraccio sincero del generale Gallitelli ai familiari. Le parole di conforto alla vedova ed ai figli. Davvero un personaggio speciale. A file sciolte e feretro diretto a Reggio-Modena (ma non doveva essere sepolto a Reggio-Condera?), il comandante  nazionale, nell'ampio cortile, ha stretto tantissime mani, compresa la nostra. Anche di gente comune, che non indossava la divisa. Il segno della popolarità e dell'umiltà di un padre della Patria; dell'Arma Benemerita dei Carabinieri. Domenico Salvatore



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