Ragusa, sabato 17 agosto 2013. Entrato in vigore a mezzanotte e applicato già alle due del mattino. In nuovo Decreto Legge è stato applicato in tempi record dai militari della Stazione Carabinieri di Comiso.
Ieri 16 agosto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il Decreto Legge 14 agosto 2013 n. 93 "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle provincie". Il Decreto, come sancito dal suo stesso articolo 13, entra in vigore dal giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ovvero dalle 00.00 odierne. Tra le varie problematiche affrontate dal Decreto, oltre alla violenza sulle donne, vengono inasprite le pene per il reato di rapina e per quello di ricettazione e furto di metalli, in primis il rame. La norma, oltre ad introdurre una specifica aggravante a chi viene trovato in flagranza a rubare rame e a chi viene trovato in possesso di rame rubato, prevede altresì l'obbligo per i membri delle forze dell'ordine di arrestare gli autori del furto o della ricettazione di rame.
Entrato in vigore a mezzanotte, non ha come Cenerentola nemmeno fatto in tempo a caricare il rame nel portabagagli che l'arresto s'è avverato…
Alle due del mattino, infatti, Lucian Milea, 35enne e Marcel Munteahu 42enne, entrambi rumeni, ufficialmente braccianti agricoli e residenti tra Comiso e Chiaramonte Gulfi, sono stati bloccati dai militari dell'Arma con il portabagagli appena riempito di quattrocento chilogrammi di rame, preziosissimo metallo, ormai divenuto un "oro rosso" per il suo prezzo lievitato alle stelle che lo ha fatto diventare importante merce di scambio per ricettatori nazionali ma anche esteri, come dimostrato nell'ultima operazione su scala nazionale il mese scorso quando nel porto di Pozzallo è stato fermato e sequestrato un TIR carico di rame di sospetta provenienza diretto a Malta.
Data la gravità e la ripetitività dei furti del metallo rosso, dopo aver creato un osservatorio sul fenomeno per coordinare meglio a livello strategico l'azione d'intelligence e di contrasto delle forze di polizia, il Governo ha deciso d'intervenire fermamente sul campo repressivo, aggravando fortemente le ipotesi previste dal codice penale. Novità assoluta, arresto obbligatorio a parte, è la possibilità di arrestare per ricettazione di rame, ipotesi assolutamente residuale e quasi velleitaria in precedenza poiché la flagranza di ricettazione era quasi impossibile da riscontrare.
La Compagnia Carabinieri di Vittoria e le sue Stazioni dipendenti, sempre in prima linea, sulle strade e nelle periferie, a combattere il crimine, ancora una volta ha dimostrato la qualità e la determinazione dei propri militari, pronti a noiosi appostamenti e rischiosi inseguimenti (i due rumeni hanno opposto resistenza in modo violento) pur di far rispettare la legge e assicurare i criminali alla giustizia.
COMISO: 2 ROMENI ARRESTATI
Comiso (Rg), 17.08.2013
Nella trascorsa notte, nel corso di un servizio teso alla prevenzione e alla repressione dei furti nell'ambito dell'ex Base Nato di Comiso, appositamente predisposto per fronteggiare la recrudescenza del fenomeno in quel territorio, i militari della Stazione di Comiso traevano in arresto:
- MILEA Lucian, cittadino romeno cl. 78, domiciliato a Comiso, coniugato, nullafacente, incensurato;
- MUNTEAHU Marcel, cittadino romeno cl. 71, residente a Chiaramonte Gulfi (RG), celibe, nullafacente, incensurato;
poiché venivano sorpresi in quella contrada "Cannamellito" a bordo dell'autovettura W. Golf carica di Kg. 400 di rame, tagliato in tronconi, asportato poco prima dai locali della ex Base Nato, ove si erano introdotti attraverso un varco effettuato nella rete di recinzione. Alla vista dei militari, i cittadini romeni tentavano di darsi alla fuga, venendo bloccati al termine di un breve inseguimento. Refurtiva recuperata, veniva restituita ai militari dell'aeronautica militare del 41° stormo di catania, responsabili della vigilanza della citata area.
I due romeni, a seguito della condotta di cui sopra, venivano immediatamente tratti in arresto e condotti presso la caserma di via Sciascia, da dove al termine delle formalità di rito, venivano posti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni a disposizione dell'Autorità Giudiziaria Iblea davanti la quale dovranno rispondere del reato di furto aggravato in concorso, danneggiamento e resistenza a P.U..
L'operazione di stanotte ha permesso di trarre in arresto altri due individui di nazionalità romena, responsabili di questo tipo di furti commessi ai danni della ex Base Nato. Da precisare che la Stazione CC di Comiso, al fine di arginare in modo più incisivo i reati relativi ai furti di rame avvenuti all'interno della citata ex Base Nato, negli ultimi anni ha arrestato, in diverse occasioni, nr. 20 cittadini romeni e recuperati Kg. 7.000 circa di cavi elettrici.
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