Sinistra in calo e centro-destra in contenzioso di leadership
Manca poco più di un anno e poi si va al voto sia al Comune di Reggio Calabria che alla regione Calabria.
Riguardo la partita regione Calabria, mai nessun Governatore è stato riconfermato, riteniamo che la regola valga anche per Mario Oliverio.
In città Reggio Calabria per il comune e città metropolitana la situazione è davvero a dir poco "articolata", districarsi in ragionamenti e previsioni è come tirarsi una zappa sui piedi.
Ci proviamo.
Gli attori in scena sono tantissimi. Variegati.
Partiamo dal sindaco in carica Giuseppe Falcomatà, figlio di Italo, una eredità pesante la sua nonostante la giovane età. In 4 anni ha dovuto far fronte a problemi che sempre più si sono amplificati. Strade, rifiuti, acqua, crisi economica, disoccupazione, inesperienza anagrafica, ...
Una gestione della cosa pubblica non facile. La sua popolarità è scesa ai minimi storici. Oggi con le strade piene di spazzatura "differenziata" Reggio sembra una città allo sbando, ed in difficoltà lo è davvero.
Come una squadra di calcio che ad inizio stagione puntava alla Serie A adesso il rischio è di retrocessione in Serie C. Ancora poche partite da giocare, tutte da vincere per sperare ad una salvezza.
In politica come nel calcio tutto è possibile. La palla è rotonda, il voto mai scontato.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà avrà commesso tanti errori, è nelle cose, solo chi non opera non sbaglia.
L'errore più clamoroso è aver utilizzato una squadra senza grinta, sfilacciata. Centrocampo e difesa scoperti. Un attacco che ha inciso poco, e si sa nel calcio la palla bisogna buttarla dentro per fare il risultato.
Fare melina quando sei sotto di un gol di certo non ti porta alcun vantaggio, l'unica consolazione è non subire la classica goleada, ma questo a Reggio non basta. I Reggini non ci stanno, la partita la vogliono giocare.
Alcuni giocatori sembrano fare la "vacca", hanno solo interessi personali, l'ingaggio e magari sperano in una squadra diversa per poter guadagnare di più.
Invece dal campo bisogna uscire con la maglietta sudata, con la consapevolezza di aver onorato i colori e la città.
Adesso in questa ultima fase di "campionato" ogni partita dovrà essere una "guerra". Portare i tre punti a casa l'unico risultato utile e possibile.
Capitan Falcomatà dovrà motivare in campo e fuori dal campo i giocatori; dovrà riconquistare la fiducia di molti tifosi che oramai allo stadio non ci vanno nemmeno più.
Tradotto in politica andrà certamente al ballottaggio con un 30 - 40% e siamo anche ottimisti. Stante così le cose al ballottaggio perderà sonoramente.
Ripeto però in politica tutto è possibile, discutibile, opinabile.
Capitan Falcomatà nel tuo staff probabilmente hai preparatori atletici non all'altezza e una preparazione sbagliata ti porta ad un accumulo di acido lattico. Le performance calano e l'avversario ne approfitta.
La tattica e la motivazione sono due pilastri insieme anche alla preparazione atletica.
Perché mettersi contro i tifosi chiamandoli "lordazzi"?. Il loro desiderio è che la "squadra-città" si salvi.
Capitano, tu che sei un fuoriclasse, queste cose dovresti comprenderle ed evitarle.
Incontrare i tifosi (cittadini), ascoltarli, motivarli. Fare in modo che tornino a sostenere la tua squadra.. Diversamente fai il gioco degli avversari e di quei "tuoi" giocatori che oramai già indossano un'altra casacca.
Il tifoso è il dodicesimo giocatore in campo. Spesso decide , influisce sul risultato, nel calcio. In politica la gente decide sempre e comunque. Sic et simpliciter.
CENTRODESTRA IN UN CONTENZIOSO DI LEADERSHIP
Francesco Cannizzaro, alla ricerca del "partito perduto", forte del suo consenso elettorale si esprime da leader di un partito (Forza Italia) destinato a sparire i sondaggi lo dimostrano senza equivoco alcuno. La sua proposta della preside Princi (sua parente) a noi sembra una boutade così come quella di Nino Foti che propone Giuseppe d'Ascoli a sindaco
Insomma da una boutade all'altra. Entrambi avranno il problema di collocarsi (Lega?) per non rimanere fuori dai giochi.
Per quanto riguarda le candidature al femminile, riteniamo quasi impossibile una chance per Angela Marcianò.
Il MoVimento 5 Stelle ha i voti ma non i candidati. Almeno per ora.
La Lega di Salvini certamente non punterà su Tilde Minasi troppo legata a Scopelliti
Giuseppe Bombino un grande presidente del Parco Nazionale d'Aspromonte dovrebbe continuare a fare quello.
Infine Alessandro Nicoló, consigliere regionale passato da poco in Fratelli d'Italia, il suo peso per una probabile candidatura a sindaco nelle ultime settimane ha preso consistenza, sembra l'unico che per il suo percorso politico coerente posso battere Falcomatà, ma soprattutto unire quel centro destra in contenzioso di leadership
Vincenzo Vacalebre un amico un coraggioso che ci mette la faccia, e per quello che vale, ha per questo motivo la mia stima incondizionata.
Questo è solo l'inizio. La discussione è aperta avanti con le opinioni e i ragionamenti il resto non ci interessa.
RIFLESSIONE FINALE
Giuseppe Falcomatà sarà il candidato del PD come sindaco uscente oppure ci saranno le primarie che decideranno?
Demetrio Battaglia che ruolo avrà?
Questo il tema del prossimo editoriale ... e se Sparta piange di certo Atene non ride e i reggini ancora una volta vivono di speranza senza piangersi addosso ma con il sorriso amaro.
Luigi Palamara
L'Arciere
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