Nelle pieghe dell'anima, l'eco della non-vita si fa sentire. Un attimo, e l'anima s'innalza, portando via con sé...
Nelle pieghe dell'anima, l'eco della non-vita si fa sentire. Un attimo, e l'anima s'innalza, portando via con sé il bagaglio del bene e del male, un delicato carico di ricordi e speranze.
Le cattiverie, come frammenti di un sogno interrotto, si dissolvono nella polvere, una chiusura silenziosa dentro la bara di un destino compiuto. C'è chi dipinge la realtà con pennellate di dolce illusione, chi invece si arrende al vero dolore e chi, distante e spensierato, lascia scivolare via tutto.
Dare un senso alle trame dell'esistenza, a quei fili di tempo che ci sono concessi su questa terra, è uno dei grandi enigmi della vita. La fede, come una guida nel buio, talvolta si allontana, nascosta tra le pieghe delle banalità quotidiane, ma alla fine ci ritroviamo a fare i conti con noi stessi, con i pezzi di verità lasciati intrecciati nella nostra storia.
Molte vite, ormai solo ombre lontane, sono svanite anni fa, eppure ancora camminano tra noi. Morti nei ricordi, sepolti nei pensieri, cancellati dal tempo che scorre inesorabile. Eppure, la vita, quella stessa vita che ci sfugge di mano, decide per noi. In ogni istante, un soffio leggero, tutto può cambiare, oscillando tra il bene e il male.
L'importante è guardarci dentro, con occhi sinceri, e sapere di aver dato il massimo per tessere un tempo degno di essere custodito tra le pagine della memoria.
E a te, dolce madre Angelina, che hai sfiorato questo mondo il ventisette agosto del lontano 1921 e hai lasciato il suolo terreno il cinque giugno 2013, il tuo tempo ha lasciato tracce indelebili. Amore e dolcezza, un'eredità preziosa, restano nel cuore di chi ti ha conosciuto. È questo ciò che conta, il lascito che perdura, al di là dei giorni vissuti.
Auguri per il tuo centoduesimo compleanno, cara mamma.Con affetto, Tuo figlio Luigi
Abstract dal libro Il Castello dei Sogni Incantati di Luigi Palamara
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