Reggio Calabria 8 dicembre 2023. Negativizzare ogni aspetto della vita, muovendosi con intenti egoistici e fini personali di natura elettorale, è un costo che la società moderna non può più sopportare.
Essere disfattisti può sembrare un approccio comodo, ma alla fine, la fatica e il danno provocati sono superiori rispetto a essere costruttori, propositivi e proattivi.
In un mondo saturato di critiche egoistiche, la popolazione è esausta dei disfattisti che, con il loro approccio, minano la fiducia nel sistema. La critica costruttiva è ben accolta, ma le continue strumentalizzazioni a fini personali sono dannose per il tessuto sociale.
Le prospettive pessimistiche portano inevitabilmente a un effetto contrario alle speranze nutrite alle urne. Buttare fango sugli altri non è mai stato il modo per brillare come l'oro; piuttosto, si traduce in un ritorno di fango nella propria direzione.
Oggi, la visibilità sembra richiedere uno sguardo spregevole, ma questo approccio non solo danneggia la reputazione individuale, ma contribuisce anche a un crescente senso di disgusto nella società. La gente è stanca e si ritrae in un egoismo privo di luce.Tuttavia, c'è speranza. Sorridere e amare ciò che abbiamo è il primo passo per rompere il ciclo negativo.
Custodiamo il terreno che ci ospita, adottando un approccio costruttivo nel nostro viaggio quotidiano. Solo così possiamo sperare di trasformare il disfattismo in una forza positiva, consentendo ad ognuno di noi di vivere meglio la quotidianità.
Luigi Palamara
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