Reggio Destinazione: il risveglio di una città dimenticata
(di Luigi Palamara)
C’è una Reggio Calabria che torna a respirare. Non più periferia d’Italia, ma cuore del Mediterraneo. Una città che ha finalmente deciso di smettere i panni della rassegnazione per indossare quelli, più dignitosi, dell’ambizione.
“Reggio Destinazione” non è uno slogan pubblicitario, ma un tentativo – forse il primo serio – di raccontare Reggio al mondo per ciò che è: bellezza trascurata, potenziale inespresso. A guidare l’operazione, il Comune, Filmmaster e Alfredo Accattino, creativo abituato ai palcoscenici globali.
Il progetto ha un obiettivo chiaro: fare di Reggio una destinazione turistica reale, concreta, vivibile. Non una città che aspetta, ma una che programma. Festival, eventi, voli, cultura, tramonti. Persino l’idea – romantica e astuta – di applaudire il sole che cala, come si fa a Rio o a Ibiza.
Il Sindaco Falcomatà e l’Assessore Romeo parlano di masterplan, strategia, coinvolgimento. Bene. Ma più delle parole, conteranno i fatti. Coinvolgere i cittadini, gli imprenditori, i giovani. Perché senza popolo, nessun piano tiene.
Accattino lo ha detto chiaramente: Reggio ha tutto per essere un hub del Sud Europa. Serve solo volerlo. E volerlo davvero. Il tempo delle scuse è finito.
Ora la città ha una cornice. Tocca ai reggini dipingere il quadro.
Reggio Calabria 20 maggio 2025
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