Questo scenario intriso di inefficienza preannuncia un futuro elettorale ormai segnato. Il Presidente Occhiuto, come i suoi predecessori, potrebbe non riuscire a ribaltare la rotta, trovandosi incapace di riconquistare la fiducia degli elettori. La storia, con la sua ciclicità implacabile, testimonia che nessun Presidente di Regione Calabria è mai stato riconfermato; mai nessuno ha ottenuto un secondo mandato dopo aver promesso un cambiamento strutturale.
Nell’intervista a Carlo Ranieri, un pensionato reggino, emergono storie di attesa, frustrazione e rassegnazione. Le sue parole sono la rappresentazione di un sistema che, nonostante le continue promesse, si rivela sempre più inadeguato nel garantire una tutela reale e accessibile della salute. Questa testimonianza, insieme ad altre vicende simili, costituisce un monito severo: il malfunzionamento del sistema sanitario in Calabria non è solo una questione burocratica, ma una vera e propria crisi umanitaria e politica.
Una Situazione da Delirio o di Rinnovato Impegno?
Il quadro che si delinea è quello di un mondo destinato a distruggere le persone e a disincantare la politica. In una terra ricca di storia e cultura, il presente si colora di amarezza per la mancanza di riforme concrete. La speranza di un cambiamento sembra lontana, oscurata dalla nebbia delle promesse non mantenute e dall’impegno parziale delle istituzioni. La sfida, dunque, è quella di risvegliare una coscienza collettiva e di spingere verso un impegno autentico per il bene dei cittadini, affinché la salute non diventi un lusso ma un diritto inalienabile per ogni calabrese.
La situazione della sanità in Calabria si presenta come un grido d’allarme, un invito a non restare indifferenti di fronte a un sistema che sembra aver perso il suo scopo primario: prendersi cura della popolazione. Un appello a ritrovare la dignità e l’efficienza, affinché il futuro delle Regioni meridionali sia segnato non da promesse infrante, ma da reali progressi a beneficio di tutti.
Luigi Palamara
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@luigi.palamara Calabria: La Sanità in crisi tra dissenso e abbandono Reggio Calabria 8 aprile 2025. La situazione sanitaria in Calabria, e soprattutto a Reggio Calabria, è destinata a far tremare la pazienza dei cittadini. Quello che si assiste è un sistema in apparenza al limite della decenza, dove lunghe liste di prenotazioni – spesso d'arresa per mesi interi – si trasformano in un incubo burocratico. La soluzione? Macchine “difettose” e richieste di pagamento, come se la salute si potesse mettere a prezzo. Disagi e Costi di un’Assenza di Cura Il fenomeno della fuga dei pazienti verso altre Regioni ha raggiunto proporzioni tali da incidere notevolmente sui conti pubblici. Si parla ormai di una spesa che si avvicina al mezzo miliardo di euro, una cifra esorbitante che grava sulla Regione Calabria e aggrava ulteriormente il disagio per i cittadini. I più deboli economicamente, vittime del sistema, si trovano costretti a rinunciare a cure indispensabili, il che non fa che accentuare una spirale di malessere e disuguaglianza. Dirigenza o Mere Apparenze di Soluzione? Il malessere popolare si riflette anche nel comportamento dei dirigenti, che più spesso si indispettiscono piuttosto che assumersi la responsabilità di risolvere i problemi per i quali sono stati assunti. È un paradosso agrodolce: chi dovrebbe salvaguardare il benessere dei cittadini sembra più interessato a nascondere la polvere sotto il tappeto, sollevando timori riguardo all’incapacità di intervenire concretamente. Il Presagio delle Prossime Elezioni Regionali Questo scenario intriso di inefficienza preannuncia un futuro elettorale ormai segnato. L'ex ministro Occhiuto, insieme ai suoi predecessori, potrebbe non riuscire a ribaltare la rotta, trovandosi incapace di riconquistare la fiducia degli elettori. La storia, con la sua ciclicità implacabile, testimonia che nessun titolare del potere in questo settore è mai stato riconfermato; mai chi ha ottenuto un secondo mandato dopo aver promesso un cambiamento strutturale. La Testimonianza di Carlo Ranieri: Uno Specchio della Realtà Nell’intervista a Carlo Ranieri, un pensionato reggino, emergono storie di attesa, frustrazione e rassegnazione. Le sue parole sono la rappresentazione di un sistema che, nonostante le continue promesse, si rivela sempre più inadeguato nel garantire una tutela reale e accessibile della salute. Questa testimonianza, insieme ad altre vicende simili, costituisce un monito severo: il malfunzionamento del sistema sanitario in Calabria non è solo una questione burocratica, ma una vera e propria crisi umanitaria e politica. Una Situazione da Delirio o di Rinnovato Impegno? Il quadro che si delinea è quello di un mondo destinato a distruggere le persone e a disincantare la politica. In una terra ricca di storia e cultura, il presente si colora di amarezza per la mancanza di riforme concrete. La speranza di un cambiamento sembra lontana, oscurata dalla nebbia delle promesse non mantenute e dall’impegno parziale delle istituzioni. La sfida, dunque, è quella di risvegliare una coscienza collettiva e di spingere verso un impegno autentico per il bene dei cittadini, affinché la salute non diventi un lusso ma un diritto inalienabile per ogni calabrese. La situazione della sanità in Calabria si presenta come un grido d’allarme, un invito a non restare indifferenti di fronte a un sistema che sembra aver perso il suo scopo primario: prendersi cura della popolazione. Un appello a ritrovare la dignità e l’efficienza, affinché il futuro delle Regioni meridionali sia segnato non da promesse infrante, ma da reali progressi a beneficio di tutti. Luigi Palamara #calabria #sanità #reggiocalabria #carloranieri #luigipalamara #palamaraluigi #luispal #luipal ♬ suono originale - Luigi Palamara
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