Quando la giustizia inciampa e l’onore vacilla
Editoriale di Luigi Palamara
La giustizia, si sa, è cosa seria. O almeno dovrebbe esserlo. Eppure, ogni tanto, capita che inciampi. E quando lo fa non cade su se stessa, ma sulle spalle di chi — ignaro e integro — viene travolto dal sospetto, dal pregiudizio, dall’assalto mediatico che non aspetta sentenze, ma gode dell’odore acre dell’imputazione ventilata.
In meno di ventiquattr’ore, la Procura belga ha compiuto una repentina retromarcia: ritirata la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare per l’eurodeputata Giusi Princi ingiustamente coinvolta nel cosiddetto Huaweigate. Una decisione che restituisce la verità dei fatti, ma non cancella l’onta dell’errore. Il tempo giudiziario può essere breve, ma il danno d’immagine è eterno.
Perché qui non è in gioco solo la reputazione della persona — che pure ha mostrato temperanza e dignità — ma anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Non si può brandire il potere dell’accusa con la leggerezza di chi maneggia un ventaglio: si tratta di vite, carriere, famiglie. Di elettori che credono ancora — magari ingenuamente — nella rettitudine del processo democratico.
La macchina giudiziaria europea, in questo frangente, ha dimostrato tutta la sua fallibilità. Ma ha fatto qualcosa di raro: ha fatto marcia indietro. E va detto: in silenzio e in fretta. Un atto doveroso, ma tardivo rispetto al clamore provocato.
Ora si riprende a lavorare — dice l’onorevole coinvolta — con lo stesso entusiasmo e dedizione. Frase lodevole, ma che lascia in bocca il sapore di una ferita ancora aperta. Perché anche quando si è nel giusto, ci si ritrova costretti a difendersi. Ed è questo, il vero scandalo.
Ma c’è un’altra lezione, ancora più amara: che oggi basta un nulla — un’informativa frettolosa, una ricostruzione sbagliata — per sporcare ciò che una vita intera ha costruito. E il sospetto, si sa, ha sempre più audience dell’assoluzione.
Va preteso rigore. Abbiamo sottolineato gli errori di sistema. Noi, cittadini, ci limitiamo a domandarci: chi ripaga la fiducia tradita?
Reggio Calabria 22 maggio 2025
0 Commenti