La Calabria non è una caserma: il centrosinistra ha una sola possibilità, svegliarsi
Editoriale di Luigi Palamara
C’è un momento, nelle vicende umane e politiche, in cui o si cambia passo o si viene travolti. Reggio Calabria e il centrosinistra calabrese sono giunti esattamente a questo bivio. Rinascita Comune, la nuova associazione presentata con fervore e disciplina quasi militare, ha il merito di aver acceso la miccia. Ma il fuoco serve solo se brucia vecchi meccanismi, non se li scalda.
Non è più il tempo delle mani giunte, delle mozioni d’ordine, dei discorsi sull’inclusività branditi come foglie di fico. È il tempo delle scelte nette. Falcomatà, lanciato alla guida della Regione, ha l’occasione – forse l’ultima – per dimostrare che non è solo un sopravvissuto della giustizia ad orologeria, ma un leader con le idee chiare e il coraggio di scontentare.
Perché diciamocelo: il centrosinistra calabrese è stato per anni la parodia di se stesso. Un campo minato da invidie, piccoli feudi, e la storica vocazione al fotticompagno prima che al nemico. I cittadini lo hanno capito da tempo e hanno smesso di crederci. Chi ha un minimo di dignità oggi o emigra o vota Forza Italia per disperazione. La verità è brutale: chi oggi è al potere regionale ha vinto per abbandono dell’avversario.
Rinascita Comune promette di essere diversa. Dice di voler costruire dal basso, coinvolgere i territori, parlare ai giovani. Ottimo. Ma non basta. Serve dichiarare guerra a quella politica servile che si regge sulle cambiali elettorali, sulla paura dei sindaci che si vendono per ottenere finanziamenti. È questo il nemico. È qui la battaglia.
Saccà lo ha detto con chiarezza: «Che consenso è quello fondato sulla paura?». È un colpo diretto, e ben assestato. Ma ora bisogna andare oltre le parole. Perché la verità, spiace dirlo, è che il consenso in Calabria non lo costruisce chi ha ragione, ma chi ha il portafogli della Regione. E finché le amministrazioni comunali verranno lasciate a elemosinare fondi come questuanti, nulla cambierà.
Falcomatà, se vuole davvero andare alla Regione, deve smettere di fare il sindaco che consola e diventare l’uomo che divide, seleziona, guida. Non servono mille tavoli di coalizione, ma un manifesto netto: o si sta con chi vuole restituire dignità politica alla Calabria, o si continua a servire i feudatari con la fascia tricolore.
E poi c’è la sinistra. Quella vera, non quella che si spolvera per la convention. Una sinistra che non urla ma agisce, che non fa il garantista a targhe alterne, che smette di pensare che basti “esserci” per “contare”. Una sinistra che capisce che la Calabria non è solo Reggio, e che le periferie – da Melito a Bianco – non possono essere tenute buone con le briciole.
La Calabria è stanca di padrini, ma anche dei figliocci che si credono profeti. Ha bisogno di una scossa. Rinascita Comune, se ha fegato, può essere il fulmine. Ma se si ridurrà all’ennesimo laboratorio sterile, sarà solo un altro giro sulla giostra. E allora non resterebbe che: “La Calabria si merita i suoi padroni, perché non ha avuto il coraggio di scacciarli”.
Chi vuole, si alzi. Gli altri, si facciano da parte.
Luigi Palamara
@luigi.palamara RINASCITA COMUNE PRESENTAZIONE VIDEO INTEGRALE. La forza tranquilla della partecipazione. Quando la politica torna ad essere un noi Editoriale di Luigi Palamara Ogni tanto, accade. Accade che, nel silenzio di una società che sembra assuefatta all’astensione e alla sfiducia, qualcuno decida di alzarsi in piedi e dire: è tempo di rinascere. È accaduto a Reggio Calabria, il 13 giugno 2025, quando è stata presentata ufficialmente “Rinascita Comune”, un'associazione civica nata per colmare un vuoto. Non quello del potere — sempre affollato — ma quello della rappresentanza, della voce, della partecipazione. Là dove la politica si è fatta spesso distanza e retorica, questo gruppo eterogeneo — fatto di sindaci, consiglieri, insegnanti, studenti, imprenditori, madri, pensionati — ha detto: ripartiamo da noi. Da ogni cittadino che non si rassegna al cinismo, da ogni territorio che non si accontenta dell’assistenzialismo. Non c’era né trionfalismo né urla. Ma interventi, dialoghi, idee. E soprattutto una parola chiave che torna con forza: comunità. Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio e della Città Metropolitana, ha parlato poco da politico e molto da cittadino. E accanto a lui, i volti del nuovo comitato: Enzo Saccà Presidente, Antonino Quartuccio vicepresidente, Giusy Caminiti, Dalila Oliva, Mario Siviglia, Claudio Saporito, Sergio Laganà, Luigi Luppino — passando per i rappresentanti dei comuni più piccoli — Bianco, Melito di Porto Salvo, Villa San Giovanni — che raramente trovano spazio nella grande narrazione politica nazionale. “Rinascita Comune” non è un partito. È un esperimento. Forse un rischio. Ma anche un segnale potente: la democrazia non è morta, ha solo bisogno di luoghi nuovi per respirare. Si parte da temi concreti: lavoro, sanità, scuola, cultura. Ma il cuore non è il programma. È l’atto stesso del costruire insieme. È il messaggio, chiaro e limpido, che la politica non può più essere calata dall’alto, ma deve nascere dal basso. Dal municipio, dalla piazza, dalla scuola, dal mercato. Si parla di “movimenti nascenti”, di quelle energie collettive che irrompono quando un sistema si svuota. E di: "vedremo quanto durerà". Ma per adesso, questo è certo: qualcosa si muove. E il cambiamento, quando è autentico, non ha bisogno di proclami. Solo di persone. Il tempo è questo. Il tempo è adesso. Luigi Palamara #rinascitacomune #reggiocalabria #enzosaccà #antoninoquartuccio #giuseppefalcomatà #giusycaminiti #politica #luigipalamara #palamaraluigi #luispal #luipal #lupa ♬ suono originale - Luigi Palamara
@luigi.palamara RINASCITA COMUNE PRESENTAZIONE INTERVISTA AL PRESIDENTE ENZO SACCÀ. La forza tranquilla della partecipazione. Quando la politica torna ad essere un noi Editoriale di Luigi Palamara Ogni tanto, accade. Accade che, nel silenzio di una società che sembra assuefatta all’astensione e alla sfiducia, qualcuno decida di alzarsi in piedi e dire: è tempo di rinascere. È accaduto a Reggio Calabria, il 13 giugno 2025, quando è stata presentata ufficialmente “Rinascita Comune”, un'associazione civica nata per colmare un vuoto. Non quello del potere — sempre affollato — ma quello della rappresentanza, della voce, della partecipazione. Là dove la politica si è fatta spesso distanza e retorica, questo gruppo eterogeneo — fatto di sindaci, consiglieri, insegnanti, studenti, imprenditori, madri, pensionati — ha detto: ripartiamo da noi. Da ogni cittadino che non si rassegna al cinismo, da ogni territorio che non si accontenta dell’assistenzialismo. Non c’era né trionfalismo né urla. Ma interventi, dialoghi, idee. E soprattutto una parola chiave che torna con forza: comunità. Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio e della Città Metropolitana, ha parlato poco da politico e molto da cittadino. E accanto a lui, i volti del nuovo comitato: Enzo Saccà Presidente, Antonino Quartuccio vicepresidente, Giusy Caminiti, Dalila Oliva, Mario Siviglia, Claudio Saporito, Sergio Laganà, Luigi Luppino — passando per i rappresentanti dei comuni più piccoli — Bianco, Melito di Porto Salvo, Villa San Giovanni — che raramente trovano spazio nella grande narrazione politica nazionale. “Rinascita Comune” non è un partito. È un esperimento. Forse un rischio. Ma anche un segnale potente: la democrazia non è morta, ha solo bisogno di luoghi nuovi per respirare. Si parte da temi concreti: lavoro, sanità, scuola, cultura. Ma il cuore non è il programma. È l’atto stesso del costruire insieme. È il messaggio, chiaro e limpido, che la politica non può più essere calata dall’alto, ma deve nascere dal basso. Dal municipio, dalla piazza, dalla scuola, dal mercato. Si parla di “movimenti nascenti”, di quelle energie collettive che irrompono quando un sistema si svuota. E di: "vedremo quanto durerà". Ma per adesso, questo è certo: qualcosa si muove. E il cambiamento, quando è autentico, non ha bisogno di proclami. Solo di persone. Il tempo è questo. Il tempo è adesso. Luigi Palamara #rinascitacomune #reggiocalabria #enzosaccà #antoninoquartuccio #giuseppefalcomatà #giusycaminiti #politica #luigipalamara #palamaraluigi #luispal #luipal #lupa ♬ suono originale - Luigi Palamara
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