Editors Choice

3/recent/post-list

Ringhio è il nuovo CT della Nazionale. Il ritorno dei gladiatori: Gattuso e l’Italia del coraggio perduto

Il ritorno dei gladiatori: Gattuso e l’Italia del coraggio perduto

Editoriale di Luigi Palamara 
C’è una simbologia potente, quasi epica, nella scelta della FIGC. Lunedì sarà Rino Gattuso il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale. Una nomina che va ben oltre l’aspetto tecnico. È una dichiarazione d’intenti. Un ritorno all’identità, al carattere, a quel senso di appartenenza che il calcio italiano, smarrito tra estemporaneità e globalizzazione, aveva sepolto sotto le sabbie mobili di due Mondiali mancati.

Gattuso non è un diplomatico del pallone. È un uomo da trincea, un combattente nato. Il suo calcio, magari non sempre raffinato, è onesto, diretto, istintivo. Come i suoi occhi, quando si infiammano. E proprio per questo può funzionare. Non perché sappia vincere con leggerezza, ma perché sa soffrire, lottare, stringere i denti. È, in fondo, la cosa che più ci manca.

Accanto a lui, non uno staff: ma una falange. Bonucci, Barzagli, Zambrotta, Perrotta. Tutti figli dell’ultima Italia che ci ha reso orgogliosi, quella del 2006. Una memoria storica che torna a respirare, non come nostalgia, ma come architrave su cui ricostruire. E poi Buffon, anima gentile e lucida del nostro calcio, e Prandelli, che agirà nell’ombra, dove spesso si lavora meglio, coordinando i vivai, curando le radici.

Non sarà semplice. Il contratto di Gattuso scade nel 2026: un auspicio più che una scadenza. È il segno che quel Mondiale è l’obiettivo minimo, non massimo. Ma nulla è scontato. Lo sappiamo, perché ci siamo già svegliati senza inni, senza maglia azzurra, a guardare i Mondiali da spettatori.

La scommessa è rischiosa. Gattuso divide, non unisce. Non è un uomo del "centro", né della mediazione. Ma forse, proprio per questo, è l’uomo giusto per questo tempo incerto. "Non ci serve un architetto. Serve un muratore. Uno che conosce la fatica del mestiere".

E Gattuso la conosce bene.

Luigi Palamara 

L'intervista a Ringhio Gennaro Gattuso è  del 17 giugno 2011 fatta a Gerace (RC) insieme al collega e amico Antonio Tassone.
@luigi.palamara Il ritorno dei gladiatori: Gattuso e l’Italia del coraggio perduto" Editoriale di Luigi Palamara C’è una simbologia potente, quasi epica, nella scelta della FIGC. Lunedì sarà Rino Gattuso il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale. Una nomina che va ben oltre l’aspetto tecnico. È una dichiarazione d’intenti. Un ritorno all’identità, al carattere, a quel senso di appartenenza che il calcio italiano, smarrito tra estemporaneità e globalizzazione, aveva sepolto sotto le sabbie mobili di due Mondiali mancati. Gattuso non è un diplomatico del pallone. È un uomo da trincea, un combattente nato. Il suo calcio, magari non sempre raffinato, è onesto, diretto, istintivo. Come i suoi occhi, quando si infiammano. E proprio per questo può funzionare. Non perché sappia vincere con leggerezza, ma perché sa soffrire, lottare, stringere i denti. È, in fondo, la cosa che più ci manca. Accanto a lui, non uno staff: ma una falange. Bonucci, Barzagli, Zambrotta, Perrotta. Tutti figli dell’ultima Italia che ci ha reso orgogliosi, quella del 2006. Una memoria storica che torna a respirare, non come nostalgia, ma come architrave su cui ricostruire. E poi Buffon, anima gentile e lucida del nostro calcio, e Prandelli, che agirà nell’ombra, dove spesso si lavora meglio, coordinando i vivai, curando le radici. Non sarà semplice. Il contratto di Gattuso scade nel 2026: un auspicio più che una scadenza. È il segno che quel Mondiale è l’obiettivo minimo, non massimo. Ma nulla è scontato. Lo sappiamo, perché ci siamo già svegliati senza inni, senza maglia azzurra, a guardare i Mondiali da spettatori. La scommessa è rischiosa. Gattuso divide, non unisce. Non è un uomo del "centro", né della mediazione. Ma forse, proprio per questo, è l’uomo giusto per questo tempo incerto. "Non ci serve un architetto. Serve un muratore. Uno che conosce la fatica del mestiere". E Gattuso la conosce bene. Luigi Palamara L'intervista a Ringhio Gennaro Gattuso è del 17 giugno 2011 fatta a Gerace (RC) insieme al collega e amico Antonio Tassone. #rinogattuso #ct #nazionale #italia #calabria #luigipalamara #palamaraluigi #luispal #luipal #lupa #calcio #sport #editoriale ♬ suono originale - Luigi Palamara

Posta un commento

0 Commenti