Una storia di tormento e giustizia negata: la mia battaglia contro un estortore senza scrupoli
Anni di pressioni, di tormento, di un peso che si è fatto insostenibile. Non parlo di un fatto qualunque, ma di un uomo che non solo non ha saldato il debito per il lavoro che gli ho svolto, ma continua a perseguitarmi con ogni mezzo, giocando sporco persino con la Giustizia, quella vera.
Non si tratta più solo di un’insofferenza personale: credo fermamente che ci siano gli estremi per configurare un’estorsione continuata e aggravata. Ed è per questo motivo che ho depositato una querela formale presso la Procura di Catanzaro, con la speranza che la Giustizia intervenga, e in fretta.
La situazione è diventata intollerabile. È ora di porre un freno a questo comportamento che mina la serenità personale e professionale, soprattutto considerando il delicato lavoro giornalistico che svolgo nel territorio di Reggio Calabria, un lavoro che porto avanti con rispetto verso chi da anni mi segue e mi sostiene.
Racconto tutto questo a voi lettori, a chi mi ha sempre dato fiducia, perché credo nel valore della trasparenza e della verità. Mi auguro ci sia quel “Giudice a Berlino” capace di mettere la parola fine a questa vicenda e di fermare un estortore che ormai ha superato ogni limite.
Perché oltre all’estorsione, potrebbero emergere altri reati, di cui purtroppo sono vittima. Ma non mi arrendo. La giustizia deve prevalere.
Reggio Calabria 4 giugno 2025
Luigi Palamara
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